Più che un politico o un amministratore ci vorrà un domatore...
SIENA. Gentile Direttore,
la lettura dei quotidiani locali e la navigazione su Internet di questi ultimi giorni impone una seria riflessione sul partito egemone della politica locale che per tanti anni ha governato sotto varie spoglie e che probabilmente continuerà a farlo vista la mancanza, almeno al momento, di possibili realistiche alternative.
Occuparsi delle condizioni in cui versa il partito di governo è obbligatorio per chi abbia a cuore le sorti di Siena e la situazione non fa indulgere all’ottimismo. Abbiamo tanti, forse troppi Pd. Abbiamo il Pd “sospeso” perché dissidente che per due anni dovrà dedicarsi ad altro senza impicciarsi di politica. Abbiamo il Pd dimissionato dal governo della città e tanto ansioso di volerci tornare quanto prima per paura del “fuoco amico” da invocare impossibili anticipi elettorali. Abbiamo il Pd dei nostalgici dell’era Cenni che non perdono occasione di bacchettare il “sindaco breve” reo di aver preso platealmente le distanze dal recente passato. Abbiamo infine, ma non escludo possano essercene altri, il Pd intellettual-esoterico di nuovo in circolazione con la scusa della crisi del Santa Maria, pronto ad approfittare di un passo falso degli altri. Su tutti incombe poi l’incognita delle primarie nazionali e, a seguire, delle primarie locali (di partito, di coalizione ?). Chi sarà all’altezza di tenere insieme tutte queste “anime” e contemperarne le esigenze con quelle, pure legittime, di alleati e compagni di strada? Più che un politico o un amministratore ci vorrà un domatore. Evidentemente quando i quadri dirigenti del Pd scherniscono i timidi tentativi dell’opposizione di ricompattarsi irridendola con l’epiteto di “ammucchiata” sanno bene di cosa parlano. Si stanno guardando allo specchio.
Enrico Tucci . PdL Siena
Enrico Tucci . PdL Siena