"Tutti i giochi sono ormai fatti in Fondazione"
SIENA. Oggi in consiglio comunale abbiamo assistito ad una scadente recita da parte della maggioranza, e non solo, purtroppo con oggetto un argomento molto serio, il destino della Fondazione Mps.
Si è parlato in Comune di linee di indirizzo da dare alla Fondazione quando ormai tutti i giochi sono fatti in quanto la Deputazione Amministratrice ha già licenziato sia il piano di programmazione pluriennale, sia, questa mattina stessa, quello per il prossimo anno. La mozione presentata dalla maggioranza, così come alcuni ordini del giorno, chiedono di fatto l’impossibile: tutelare e mettere in sicurezza il patrimonio della Fondazione e nel contempo farle mantenere un ruolo strategico nella Banca. Una vera e propria mission impossible in uno scenario nel quale la quota azionaria detenuta dalla Fondazione MPS è destinata, in virtù soprattutto dell’imminente aumento di capitale di 3 miliardi, a ridursi drasticamente. Né la mozione, né gli ordini del giorno hanno fatto menzione di responsabilità politiche, seppure evidenti.
Da parte nostra, nell’ambito della ricerca di trasparenza che ci contraddistingue, abbiamo formulato un ordine del giorno che, nel richiamare le responsabilità del sistema Siena nel disastro di Banca e Fondazione, chiede opportune modifiche di statuto per ribadire il legame con la comunità, una drastica riduzione dei compensi di amministratori e dirigenti, la tutela del residuo esiguo patrimonio perché la Fondazione possa tornare alla sua attività propria, di sostegno alla comunità senese.
Laura Vigni ed Enrico Tucci
Si è parlato in Comune di linee di indirizzo da dare alla Fondazione quando ormai tutti i giochi sono fatti in quanto la Deputazione Amministratrice ha già licenziato sia il piano di programmazione pluriennale, sia, questa mattina stessa, quello per il prossimo anno. La mozione presentata dalla maggioranza, così come alcuni ordini del giorno, chiedono di fatto l’impossibile: tutelare e mettere in sicurezza il patrimonio della Fondazione e nel contempo farle mantenere un ruolo strategico nella Banca. Una vera e propria mission impossible in uno scenario nel quale la quota azionaria detenuta dalla Fondazione MPS è destinata, in virtù soprattutto dell’imminente aumento di capitale di 3 miliardi, a ridursi drasticamente. Né la mozione, né gli ordini del giorno hanno fatto menzione di responsabilità politiche, seppure evidenti.
Da parte nostra, nell’ambito della ricerca di trasparenza che ci contraddistingue, abbiamo formulato un ordine del giorno che, nel richiamare le responsabilità del sistema Siena nel disastro di Banca e Fondazione, chiede opportune modifiche di statuto per ribadire il legame con la comunità, una drastica riduzione dei compensi di amministratori e dirigenti, la tutela del residuo esiguo patrimonio perché la Fondazione possa tornare alla sua attività propria, di sostegno alla comunità senese.
Laura Vigni ed Enrico Tucci