"Per la banca la Fondazione è una presenza ingombrante"
SIENA. Gentile Direttore,
al presidente Profumo ormai non basta più dettare alla Fondazione, suo teorico azionista di riferimento, cosa deve fare per filo e per segno invertendo i ruoli tra controllato e controllore. Ha deciso infatti che la Fondazione, ultimo residuo del legame tra Banca Monte dei Paschi e territorio senese, è una presenza ingombrante e fastidiosa per cui, in occasione della prossima Assemblea della Banca, di fatto la priverà di ogni reale capacità di interferenza lasciandola ai suoi debiti e alla sua inconsistenza. Naturalmente tutto questo non puó avverarsi se non col consenso della Fondazione stessa che deve sottoscrivere la sua esautorazione e, come pare dal sintetico comunicato emesso, lo farà senza esitazioni a dispetto degli accorati appelli ad un sussulto di dignità lanciati da più parti.
Ma non tutto è perduto. Abbiamo finalmente letto ieri con piacere una dichiarazione del coordinatore provinciale del Pdl nella quale Marignani afferma che la Fondazione “dovrebbe esprimere una contrarietà” a queste imposizioni. Non abbiamo motivo alcuno di dubitare della sincerità di questa sia pur tardiva presa di posizione a cui ci associamo avendo pubblicamente richiamato la attenzione sulla perversa azione di Profumo giá da tempo.
Chiediamo però di essere meno vaghi e più decisi. Alle parole seguano i fatti: il membro della Deputazione Amministratrice della Fondazione dott. Enrico Bosi, che fa riferimento al Pdl, si dimetta immediatamente dando alla Città un segnale forte ed inequivocabile che è cominciata una nuova stagione. Dimostriamo ai cittadini che, in un momento così difficile per le Istituzioni, esiste anche una “buona politica” che sa prendersi al momento opportuno le sue responsabilità rinunciando a comode rendite di posizione che oggi non hanno più alcuna giustificazione.
Enrico Tucci
(foto Corrado De Serio)
al presidente Profumo ormai non basta più dettare alla Fondazione, suo teorico azionista di riferimento, cosa deve fare per filo e per segno invertendo i ruoli tra controllato e controllore. Ha deciso infatti che la Fondazione, ultimo residuo del legame tra Banca Monte dei Paschi e territorio senese, è una presenza ingombrante e fastidiosa per cui, in occasione della prossima Assemblea della Banca, di fatto la priverà di ogni reale capacità di interferenza lasciandola ai suoi debiti e alla sua inconsistenza. Naturalmente tutto questo non puó avverarsi se non col consenso della Fondazione stessa che deve sottoscrivere la sua esautorazione e, come pare dal sintetico comunicato emesso, lo farà senza esitazioni a dispetto degli accorati appelli ad un sussulto di dignità lanciati da più parti.
Ma non tutto è perduto. Abbiamo finalmente letto ieri con piacere una dichiarazione del coordinatore provinciale del Pdl nella quale Marignani afferma che la Fondazione “dovrebbe esprimere una contrarietà” a queste imposizioni. Non abbiamo motivo alcuno di dubitare della sincerità di questa sia pur tardiva presa di posizione a cui ci associamo avendo pubblicamente richiamato la attenzione sulla perversa azione di Profumo giá da tempo.
Chiediamo però di essere meno vaghi e più decisi. Alle parole seguano i fatti: il membro della Deputazione Amministratrice della Fondazione dott. Enrico Bosi, che fa riferimento al Pdl, si dimetta immediatamente dando alla Città un segnale forte ed inequivocabile che è cominciata una nuova stagione. Dimostriamo ai cittadini che, in un momento così difficile per le Istituzioni, esiste anche una “buona politica” che sa prendersi al momento opportuno le sue responsabilità rinunciando a comode rendite di posizione che oggi non hanno più alcuna giustificazione.
Enrico Tucci
(foto Corrado De Serio)