SIENA. Con questo accordo salgono a circa di 800 i lavoratori metalmeccanici della provincia di Siena per i quali la FIOM CGIL ha convenuto con alcune aziende rappresentative dell’intero territorio la soluzione del Contratto di Solidarietà, dimostrando così la piena praticabilità di questo strumento come valida alternativa alla cassa integrazione o ai licenziamenti di massa.
L’accordo raggiunto nel tardo pomeriggio, con il determinante ausilio dell’Amministrazione Provinciale, prevede che tutti i 350 dipendenti dell’azienda leader nella produzione di autocaravans riducano per 12 mesi le loro ore di lavoro settimanali – in maniera diversificata per reparto o tipologia di lavorazione – mantenendo comunque una retribuzione che non potrà scendere indicativamente al di sotto del 90% di quanto percepito in piena attività.
Questa soluzione, qualora alla prima scadenza annuale se ne ravvedesse la necessità, potrà essere prorogata per un ulteriore anno, ma con la speranza che in questo lasso di tempo la grave crisi che ha colpito già dal 2008 il settore possa essere superata.
La trattativa ha registrato un’accelerazione negli ultimi giorni, a seguito della rimozione da parte aziendale di alcune pregiudiziali sollevate nei confronti della vertenza promossa dalla FIOM di Siena, risolta brillantemente con l’accettazione da parte della Trigano del riconoscimento dell’ultimo Contratto Nazionale firmato dalla FIOM e del fatto che eventuali deroghe – argomento che ha tenuto banco nelle cronache nazionali degli ultimi giorni – non troveranno applicazione all’interno dell’azienda.
Ciò dimostra che quando le aziende abbandonano le sempre più frequenti posizioni pretestuose è possibile raggiungere risultati di tutto rispetto, all’insegna della collaborazione e della responsabilità comune, finalizzati alla salvaguardia del nostro sistema produttivo e dei livelli occupazionali.
Saranno i lavoratori, ai quali nei prossimi giorni sarà illustrato l’insieme degli accordi raggiunti, a decidere la bontà di quanto ottenuto dal Sindacato in questa difficilissima trattativa.
Marco Goracci, Segretario Provinciale FIOM CGIL Siena
L’accordo raggiunto nel tardo pomeriggio, con il determinante ausilio dell’Amministrazione Provinciale, prevede che tutti i 350 dipendenti dell’azienda leader nella produzione di autocaravans riducano per 12 mesi le loro ore di lavoro settimanali – in maniera diversificata per reparto o tipologia di lavorazione – mantenendo comunque una retribuzione che non potrà scendere indicativamente al di sotto del 90% di quanto percepito in piena attività.
Questa soluzione, qualora alla prima scadenza annuale se ne ravvedesse la necessità, potrà essere prorogata per un ulteriore anno, ma con la speranza che in questo lasso di tempo la grave crisi che ha colpito già dal 2008 il settore possa essere superata.
La trattativa ha registrato un’accelerazione negli ultimi giorni, a seguito della rimozione da parte aziendale di alcune pregiudiziali sollevate nei confronti della vertenza promossa dalla FIOM di Siena, risolta brillantemente con l’accettazione da parte della Trigano del riconoscimento dell’ultimo Contratto Nazionale firmato dalla FIOM e del fatto che eventuali deroghe – argomento che ha tenuto banco nelle cronache nazionali degli ultimi giorni – non troveranno applicazione all’interno dell’azienda.
Ciò dimostra che quando le aziende abbandonano le sempre più frequenti posizioni pretestuose è possibile raggiungere risultati di tutto rispetto, all’insegna della collaborazione e della responsabilità comune, finalizzati alla salvaguardia del nostro sistema produttivo e dei livelli occupazionali.
Saranno i lavoratori, ai quali nei prossimi giorni sarà illustrato l’insieme degli accordi raggiunti, a decidere la bontà di quanto ottenuto dal Sindacato in questa difficilissima trattativa.
Marco Goracci, Segretario Provinciale FIOM CGIL Siena