"Non è questo il periodo per cui una polemica politica possa attrarre l’attenzione degli elettori ma i recenti comunicati richiedono quantomeno delle precisazioni ed una risposta per evitare travisamenti che hanno il sapore di un artificio costruito ad arte per manovre di potere e di palazzo.
Che le Liste Civiche Senesi e/ola Costituente Popolare (ex Rosa Bianca, ex UDC, ecc.) sono all’opposizione a Siena l’abbiamo capito e lo sappiamo: a chi serve ribadirlo ogni volta?
Che un partito come Forza Italia – per il PdL (ma come AN) sia una forza politica all’opposizione a Siena ma che, dopo le ultime elezioni, ha la responsabilità del governo del paese è un dato di fatto per il quale dobbiamo ringraziare gli elettori che ci hanno votato e quanti hanno lavorato per ottenere questo risultato anche a Siena.
Che il centro sinistra, al governo in questa città, cerchi e possa avere dei rapporti con rappresentanti di una forza politica che è al governo dell’Italia crediamo sia nell’interesse di tutti, senesi di sinistra, di centro e di destra, e rientra nella natura di chi ha e vuole avere un ruolo ed una responsabilità istituzionale e di governo in qualsiasi paese civile e democratico.
Perché allora definire in modo dispregiativo tale rapporto parlando di “connivenza” quando nelle stesse Liste civiche ci sono persone che conoscono bene questi meccanismi avendoli praticati e vissuti quando hanno avuto ruoli di governo in questa città?
Non ci ha mai convinto la demonizzazione dell’avversario politico, tanto meno è accettabile quando ciò viene fatto da chi riveste un ruolo di opposizione e si rivolge ad altre componenti della stessa: è un gioco autolesionistico che risponde a logiche ed egoismi di potere che non ci appartengono perché sono contro il bene dei cittadini tanto più che, chi usa tali metodi, solitamente, ha come unico scopo quello di creare una cortina fumogena dietro la quale nascondersi per manovre non sempre limpide.
Questo è un modo di fare politica che ha stancato gli stessi elettori tanto è vero che non ripaga neanche in termini di consenso: forse non si è riflettuto abbastanza a proposito del risultato delle ultime elezioni politiche e sul perché delle scelte che hanno fattogli elettori, italiani e senesi.
L’ossessione delle Liste Civiche Senesi di accreditarsi continuamente quale “unica e vera” opposizione dimostra i limiti di un’operazione politica, alla quale indubbiamente anche una parte del nostro elettorato (ma non solo) ha dato inizialmente credito, ma che oggi appare sempre meno credibile perché destinata a rimanere un’opposizione magari “dura e pura” ma fine a se stessa.
Un’opposizione che costruisce l’alternanza di governo necessita di un respiro progettuale, di personalità e di partiti ancorati a contenuti e storie politiche più grandi delle sole Liste Civiche e delle diverse componenti e storie personali di cui sono composte.
E’, infatti, emblematico vedere come le Liste Civiche, pur avendo tra i propri consiglieri comunali personalità capaci di esprimere qualità politiche, storie e contenuti progettuali, si sono attestate essenzialmente in una posizione da “guerriglia di trincea” che serve solo ad alzare steccati, oppure in quell’iniziale ricerca pignola ed affannosa degli errori amministrativi degli ultimi anni (con quali risultati poi se non quello di bloccare l’apparato amministrativo!!), una strategia che avrebbe dovuto “sfasciare la maggioranza” e che, secondo qualche stratega, avrebbero dovuto portare al commissariamento dell’amministrazione comunale.
Ci pare che ad oggi si è ottenuto l’effetto opposto: una maggioranza che procede compattata e che addirittura è riuscita ad annettersi un consigliere delle stesse Liste Civiche.
Eppure in questa maggioranza ci sono dei limiti di visione e di prospettiva politica come conseguenza della concentrazione di potere attuata, della presenza di troppe anime e storie diverse che lì si sono rifugiate, dei personalismi che spesso emergono tra i suoi protagonisti, di una leadership da ricostruire e di una fase di riorganizzazione del sistema di potere interno.
Ma come possono essere interlocutori, in questa fase, delle Liste Civiche che, per loro ammissione, hanno solo un respiro localistico e quindi per sua natura limitato e che, oltretutto, sono espressione di personalità e culture politiche diverse, a loro volta?
Non resta che gridare ai quattro venti:” siamo l’opposizione!!!” e sperare che qualcuno ci creda.
I fatti dimostrano che per essere realmente interlocutori e l’alternativa di una maggioranza come quella che c’è a Siena, forte e ben ramificata con oltre 60 anni di governo del nostro territorio e con forti interessi anche al di fuori delle mura cittadine, servono partiti con storie, cultura e personale politico fortemente agganciato a livello nazionale e questo, chiunque abbia promosso Liste Civiche in Italia, sa che non potrà mai esprimerlo per la natura e lo scopo limitato per cui nascono.
A maggior ragione non capiamo gli amici della neonata “Costituente Popolare” (ex Rosa Bianca – ex UDC), che si adeguano e si esprimono alla stessa stregua (sarà perché frequentano troppo le Liste Civiche o perché ne sono anche dirigenti?) e che pensano di rappresentare l’opposizione “seria” in questo paese e in questa città solo perché ritengono che esista a Siena, come in Italia, lo spazio per un’alternativa al bipartitismo.
Peccato che si rivolgono agli interlocutori sbagliati e speriamo che almeno in questa città resti “opposizione” viste le ultime manovre ed aperture tra Casini e Veltroni e non ci risulta, ad oggi che Tabacci, Pezzotta e Piccini si siano dissociati ad una tale eventualità?
Chissà se queste aperture romane porteranno ad aperture senesi: ci sono in gioco postazioni importanti per le quali tutto è possibile, d’altronde Casini ha buoni agganci in questo territorio o no?
Se le Liste Civiche o la “Costituente Popolare – Rosa Bianca” vogliono misurarsi sul “mercato” della politica lo facciano, se ritengono di rappresentare un’opposizione più proficua per il bene della città, continuino a muoversi come meglio credono, ma non si arroghino il diritto di essere l’unica opposizione, non pensino che per essere opposizione si debbano cavalcare indistintamente i malumori della popolazione senza mai dare ragione di una prospettiva programmatica o di sviluppo in cui il nostro territorio possa svolgere un ruolo non isolato dalle scelte del resto del paese.
E’ illusorio cavalcare l’onda dell’antipotere, si sconfina facilmente nell’antipolitica o alla “Grillo” o alla “Di Pietro” con cui apparentemente è facile riempire le piazze ma, come dimostrano le vicende italiane di questi anni, portano all’immobilismo, al degrado della democrazia ed all’indecisionismo tenendo fermo lo sviluppo di un paese.
In una realtà in cui ci dicono che non ci sono più ideologie, a noi interessa lavorare per proporre soluzioni a chi governa questa città rispetto ai problemi concreti, quelli che hanno a che fare con la persona e la sua dignità, con la vita e la sua qualità, con la casa, la famiglia, il lavoro, con la borsa della spesa ed il caro prezzi per questo invitiamo tutti a non arroccarsi su posizioni precostituite o ideologiche ma a confrontarsi in un dialogo costruttivo.
E’ per questo che mettiamo a disposizione il nostro bagaglio di idee, di proposte e di storia politica nella quale ci riconosciamo, secondo i ruoli che gli elettori ci hanno liberamente affidato e con le risorse politiche, umane e professionali che abbiamo a disposizione senza connivenze di sorta ma nella chiarezza dei ruoli e dei compiti che sono stati affidati ad ognuno per il bene della democrazia e del nostro paese.
Mauro Maccari
Componente del Coordinamento Comunale di Forza Italia (PDL)- Siena