POGGIBONSI. La vertenza sorta in merito allo stop del termovalorizzatore dei Foci, pone seri interrogativi da parte della gente comune che non masticando problematiche tecniche e non comprendendo appieno il linguaggio politico, non ha capito molto bene cosa stia succedendo, ma soprattutto denuncia una preoccupazione allarmante per la propria salute e le conseguenze sul territorio.
Sulla delicata questione ambientale l’amministrazione comunale non può limitarsi ad informare i cittadini con dei dati che appaiono solo su un monitor posto all’interno dello sportello comunale, crediamo sia necessaria una maggiore campagna informativa su un aspetto cosi delicato.
Tante sono state le espressioni già in passato contro certe scelte perpetrate dalle amministrazioni locali e ben oltre 8000 firme furono raccolte per proporre soluzioni e suggerimenti. Oggi più che mai affermiamo che oggettivamente queste espressioni rappresentino una voce che quanto meno debba essere presa in considerazione.
Insomma, a noi cittadini non resterebbe che prendere atto di queste contrastanti dichiarazioni, ma l’incertezza sull’impatto ambientale di questo nuovo impianto, che da settembre ad oggi continua a fare le prove, ci pone nella condizione di richiamare l’attenzione di elementi di riscontro che confermino i rispetti imposti dalle normative.Mentre il capo della commissione preposta al controllo Paolo Marcheschi (Fi-Pdl), dichiara che l’ispezione ha portato alla luce “difficoltà tecniche” e “imprevisti” tali da fermare la nuovissima terza linea, il direttore tecnico di Sienambiente Fabio Menghetti afferma: "possiamo considerarci ‘in prova’. La terza linea è ferma per una serie di verifiche…”. La posizione di Sienambiente, tranquillizzando i cittadini del comprensorio, fa intuire che è tutto sotto controllo e che la terza linea ripartirà martedì prossimo a posteriori di interventi di verifica e per continuare i test produttivi.
Tra l’altro a insinuare le perplessità della circostanza emerge la posizione di Lucia Coccheri, che parla in qualità di presidente di Sienambiente, società pubblica composta dai comuni stessi per i quali oggi si presenta anche in qualità di candidato a sindaco. Questa posizione non può garantire trasparenza, oggettivamente troppo conflittuale in una circostanza cosi delicata.
Contestiamo inoltre la ridotta componente di organi tecnici all’interno della commissione rispetto a quelli politici, il che ci fa pensare che potrebbero scatenarsi, come peraltro già sembrano in corso, battaglie politiche di cui i cittadini non possono pagare le spese a dispetto di conflittualità partitiche.Sorprende infine che nel comitato non ci sia una rappresentanza dei cittadini, i quali non hanno alcun conflitto di interessi nei confronti della propria salute e che non possono ragionevolmente sentirsi rappresentati dai propri Comuni. Le amministrazioni hanno gia fatto una scelta ben precisa a dispetto della volontà espressa dai cittadini con le 8000 firme e a dispetto del buon senso che vorrebbe applicato, nel caso di dubbi riguardanti la salute, il principio di base induce a prestare la massima attenzione e trasparenza.
Il direttivo di LiberaMente
Sulla delicata questione ambientale l’amministrazione comunale non può limitarsi ad informare i cittadini con dei dati che appaiono solo su un monitor posto all’interno dello sportello comunale, crediamo sia necessaria una maggiore campagna informativa su un aspetto cosi delicato.
Tante sono state le espressioni già in passato contro certe scelte perpetrate dalle amministrazioni locali e ben oltre 8000 firme furono raccolte per proporre soluzioni e suggerimenti. Oggi più che mai affermiamo che oggettivamente queste espressioni rappresentino una voce che quanto meno debba essere presa in considerazione.
Insomma, a noi cittadini non resterebbe che prendere atto di queste contrastanti dichiarazioni, ma l’incertezza sull’impatto ambientale di questo nuovo impianto, che da settembre ad oggi continua a fare le prove, ci pone nella condizione di richiamare l’attenzione di elementi di riscontro che confermino i rispetti imposti dalle normative.Mentre il capo della commissione preposta al controllo Paolo Marcheschi (Fi-Pdl), dichiara che l’ispezione ha portato alla luce “difficoltà tecniche” e “imprevisti” tali da fermare la nuovissima terza linea, il direttore tecnico di Sienambiente Fabio Menghetti afferma: "possiamo considerarci ‘in prova’. La terza linea è ferma per una serie di verifiche…”. La posizione di Sienambiente, tranquillizzando i cittadini del comprensorio, fa intuire che è tutto sotto controllo e che la terza linea ripartirà martedì prossimo a posteriori di interventi di verifica e per continuare i test produttivi.
Tra l’altro a insinuare le perplessità della circostanza emerge la posizione di Lucia Coccheri, che parla in qualità di presidente di Sienambiente, società pubblica composta dai comuni stessi per i quali oggi si presenta anche in qualità di candidato a sindaco. Questa posizione non può garantire trasparenza, oggettivamente troppo conflittuale in una circostanza cosi delicata.
Contestiamo inoltre la ridotta componente di organi tecnici all’interno della commissione rispetto a quelli politici, il che ci fa pensare che potrebbero scatenarsi, come peraltro già sembrano in corso, battaglie politiche di cui i cittadini non possono pagare le spese a dispetto di conflittualità partitiche.Sorprende infine che nel comitato non ci sia una rappresentanza dei cittadini, i quali non hanno alcun conflitto di interessi nei confronti della propria salute e che non possono ragionevolmente sentirsi rappresentati dai propri Comuni. Le amministrazioni hanno gia fatto una scelta ben precisa a dispetto della volontà espressa dai cittadini con le 8000 firme e a dispetto del buon senso che vorrebbe applicato, nel caso di dubbi riguardanti la salute, il principio di base induce a prestare la massima attenzione e trasparenza.
Il direttivo di LiberaMente