"Non è il modo migliore per rilanciare l'economia cittadina"
SIENA. La Lega Nord di Siena si dice contraria all’applicazione dell’imposta di soggiorno, strutturata così come vorrebbero alcuni comuni della Provincia di Siena, con San Gimignano come capofila (il sindaco Giacomo Bassi è addirittura il responsabile del turismo del PD!), ma anche Siena e Monteriggioni, sostenendo che «non è assolutamente il modo migliore per rilanciare l’economia delle nostre città». Secondo i leghisti senesi, infatti, «inserire in questi termini l’imposta di soggiorno vorrebbe dire dare un calcio all’unica fonte di vita per il sistema economico provinciale, l’unica che crea una ricchezza che rimane sul territorio. Il turismo andrebbe invece sviluppato in modo sostenibile, offrendo una proposta alternativa che possa attirare ancora più turisti e non allontanarli, realizzando una doverosa comunicazione, con largo anticipo, degli eventi che vengono realizzati sul nostro territorio là dove risiedono i potenziali, futuri clienti. Un’eventuale applicazione dell’imposta di soggiorno andrebbe pertanto utilizzata solo ed esclusivamente per le finalità inerenti il settore turistico, come già individuato dal Federalismo municipale, che la vedeva proprio come uno strumento atto a finanziare in particolare lo sviluppo dell’economia turistica. L’introduzione di una nuova tassa, come tale vorrebbero che fosse gli amministratori locali del PD – terminano dal Carroccio senese – potrebbe essere troppo pesante da sopportare per le terre di Siena. L’imposta di soggiorno, a nostro giudizio, può essere una straordinaria opportunità solo se serve per attrarre sempre più turisti; è una tassa disastrosa se va, di fatto, a finanziare i bilanci comunali».
Lega Nord Toscana – Segreteria Provinciale di Siena