Politica e antipolitica. L'ex portavoce dei passati sindaci senesi risponde all'attacco del candidato portavoce del Movimento 5 Stelle
SIENA. Voglio replicare al candidato sindaco del movimento 5 stella che mi ha tirato in ballo a sproposito, ovviamente permettendosi di offendere, insieme al settimanale free press al quale collaboro da pochi mesi. Intanto il Gazzettino non è organo di nessun partito, ha un editore, una redazione di giovani bravi e appassionati e la voglia di ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo dell’editoria senese. Essendo gratuito vive, anzi sopravvive, di pubblicità, cosa c’è di strano? Poi cosa c’è di strano se ho lavorato in Comune con gli ultimi tre sindaci? È una colpa essere stato scelto come portavoce? Ha un qualche significato oscuro? Non sono mai stato iscritto a partiti, comitati o movimenti. Una scelta fatta proprio per fugare dubbi sulla mia professionalità e che ho sempre rispettato. Ho soltanto lavorato, è un’attività della mia professione giornalistica che ho scelto, anzi meglio trovato, quando, venti anni fa, sono rimasto senza lavoro per la chiusura del quotidiano locale del quale ero dipendente.
Non faccio politica attiva e il mio lavoro è stato dedicato alle istituzioni più che ai partiti. Questo per chiarezza. Riguardo ai contenuti del mio editoriale che tanto ha turbato Pinassi devo dire che ha preso un bel granchio. Nel mio articolo non si cita mai nè lui, né il Movimento 5 Stelle, il tono poi non è sicuramente d’attacco, a meno di non voler considerare provocatori i dialoghi di Platone! Pinassi può stare tranquillo, il giorno che vorrò attaccarlo ci metterò nome e cognome. Facevo solo una considerazione, che confermo e che è legittima, visto che il reato d’opinione se n’è andato con Mussolini: votare un sindaco solo perchè è il più antipolitico è follia pura. Servono preparazione e competenza. Il nuovo per il nuovo da solo non basta. Io preferisco persone esperte, che penso capaci di stare alla guida di un comune che conosco bene per esserci stato quindici anni, con ruoli diversi. Con questo non ho detto che voglio qualche vecchio arnese, vorrei per Siena persone che non avranno bisogno di fare pratica perchè troveranno una situazione complessa come mai è stata negli ultimi venti anni. Penso anche che invece dell’antipolitica ci voglia la buona politica, che invece di dividere e litigare, fare la caccia alle streghe, mettere gli uni contro gli altri, sia meglio provare ad unire, abbassare i toni, per provare a far ripartire le città. Era un ragionamento rivolto a tutti i candidati sindaco, a tutte le liste che li sostengono e agli elettori: non fermatevi al nuovo o all’antipolitica, cercate persone affidabili e programmi convincenti. Tutto qua. E per questo sono stato tacciato di essere servo dei politici. Mah… semmai è Pinassi ad essere servo di un comico prestato alla politica. Perché l’antipolitica è un paradosso. Quando si parla per conto di un gruppo di persone e si avanzano proposte per governare una città, si fa politica al cento per cento. Ma non voglio infierire perchè Pinassi è un giovane promettente e appassionato, si farà. Probabilmente sente troppo il clima elettorale, segue troppo pedissequamente la linea del leader e ha un po’ la coda di paglia. Comunque auguri sinceri e se avesse bisogno di un portavoce esperto sono qua… magari nel 2018 dopo aver fatto un po’ di pratica nel consiglio comunale, sarebbe meglio anche per lui, mi può credere sulla parola.
David Taddei