Carlo Cortecci propone le sue riflessioni sul progetto
SIENA. La discussione relativa allo studio di fattibilità del Rastrello vede una grande partecipazione, ho seguito con interesse alcuni incontri che si sono tenuti, cercando per quanto possibile di tenermi aggiornato sulle diverse posizioni.
Vivo qui da sempre e faccio parte di una famiglia che dal 1935 opera nel commercio, questo mi ha permesso di poter valutare l’ipotesi d’intervento da prospettive diverse. Per prima cosa la città deve prendere coscienza in modo definitivo della fine di un periodo che vedeva occupazione e reddito garantiti da fonti ora esaurite, occorre dunque tenersi strette le risorse rimaste. Dovremo far leva sulla cultura, la valorizzazione del patrimonio storico, il turismo ed il commercio. Siena alterna periodi in cui appare viva ed affollata ad altri ove si presenta spenta e deserta, le attività economiche risentono di questo andamento altalenante. In ragione del particolare momento quindi, ogni nuova opportunità di creare posti di lavoro dovrebbe essere incentivata e non ostacolata.
Sono emerse opinioni divergenti sullo stato attuale dello stadio, ho preferito cosi vedere e farmi un idea: arrivato dalla Lizza, ho visitato la Fortezza e continuando lungo l’area del pallone sono rientrato facendo un giro dello stadio. Devo dire che affacciandomi in piazza Gramsci mi sono trovato di fronte un muro di autobus, un enorme parcheggio di mezzi che impedisce la percezione del percorso alberato che conduce in Fortezza; poi molte auto, qualche albero e tanto asfalto. Infine lo stadio: qualche sprazzo di verde ma l’enorme barriera di tubi metallici e le numerose auto prendono immediatamente il sopravvento. Mentre camminavo cercavo di immaginare come la zona potrebbe presentarsi in futuro e riflettendo sono arrivato alla conclusione che il progetto dovrebbe essere sfruttato per intervenire sull’intera area: recuperare la Fortezza, riportare la Lizza alla funzione originaria di giardino, creare un parco verde e modellare la conca del rastrello secondo le nuove esigenze. E’ molto importante che venga a crearsi un area che si leghi al centro storico, progettando uno spazio nuovo che integrandosi con la Lizza e la Fortezza determini un vero e proprio allargamento del centro, valorizzi la Fortezza come spazio ma sopratutto come monumento storico e crei un grande polmone verde che la collega al centro.
E’ stato recentemente presentato uno studio sulla riqualificazione della Fortezza, da parte dei consiglieri Vigni e Bianchini. Il documento contiene una serie di proposte che condivido in pieno ed una in particolare ha colpito la mia attenzione: gli autori prospettano uno spostamento del mercato settimanale all’interno della Fortezza. E’ una buonissima idea! Darebbe modo a questo grande contenitore di essere frequentato con continuità, liberando in modo definitivo uno spazio importante da via della Vecchia alla statua di S. Caterina. In effetti dopo i lavori per il parcheggio interrato, sarebbe folle doverlo riasfaltare per il mercato settimanale, mentre riutilizzando parte della terra in eccesso, prenderebbe forma una grande area verde dove potrebbero trovar posto un parco giochi per bambini e dei campi per attività sportive, ricreando in pratica la vecchia area del pallone. Una volta concordata la metratura commerciale compatibile, il progetto definitivo dello stadio dovrà tener conto della particolare posizione, garantire gli indispensabili requisiti estetici ed avere un impronta ecosostenibile. Immagino le nuove strutture completamente
all’interno della conca attuale in modo da sporgere ed apparire il meno possibile, inserite in una grande area verde che crei un percorso tra il centro storico, la Fortezza e viceversa. Ci saranno nuovi spazi commerciali e qualcuno avrà nuova concorrenza ma nasceranno anche attività al momento assenti: penso ad una bella discoteca a pochi passi dal corso e locali dove ascoltare musica dal vivo senza irritare i residenti. Avremo poi nuovi servizi tra cui: finalmente un centro congressi nel cuore della città ed una piscina dove allenarsi ed avere modo poi di trattenersi in centro. Nuove attività che andranno quindi a migliorare l’offerta complessiva della città, dando modo a più persone di visitarla e magari a preferirla ad altre per gli acquisti.
Un punto fondamentale del progetto stadio è quello relativo alla sosta, l’idea di realizzare un grande parcheggio sotterraneo capace di liberare la zona dalle auto e servire d’appoggio a chi arriva in centro è da condividere in pieno. Si è definitivamente affermata
nei paesi più evoluti la scelta di “nascondere” le auto nel sottosuolo per recuperare gli spazi in superficie. Siena ha già iniziato questo percorso ad inizio anni ’90 quando l’idea coraggiosa di realizzare il parcheggio di Fontanella, pur fortemente avversata, si rivelò
vincente e segnò l’inizio di una serie di interventi che hanno permesso alla città di affacciarsi nel nuovo millennio con un sistema della sosta moderno ed efficiente. Il nuovo parcheggio andrebbe quindi a chiudere il cerchio, consentendo alla città di avere aree di
sosta interrate in prossimità dei principali punti di accesso. Dotarsi di un simile contenitore potrebbe anche essere d’aiuto per risolvere situazioni spinose come i posti auto per i residenti e la caotica sosta delle moto. Ma in particolare darebbe modo al Comune, per mezzo di Siena Parcheggi, di rivedere l’intera gestione della sosta: attualmente troppo rigida ed onerosa, occorrono scelte innovative, capaci: attraverso tariffe più economiche e diversificate, di regolare i flussi di traffico ed incentivare chi arriva in città.
Il progetto stadio può essere una grande opportunità ed è lecito attendersi un segnale forte dall’Amministrazione Comunale, occorre che questa si faccia carico di decisioni volte a favorire questo percorso, il momento attuale non consente di continuare a galleggiare nell’immobilismo che ha contraddistinto le ultime amministrazioni.
Arriva in questo senso una richiesta da parte di molti senesi, sta emergendo un’opinione favorevole che si traduce in una maggioranza ampia e trasversale a favore del progetto, credo che questa sia figlia del desiderio di vedere la loro città finalmente capace di realizzare qualcosa d’importante senza la solita stampella del Mps e quindi in grado di reggersi in piedi con le proprie gambe, dando un segnale di risveglio.
Voglio sperare che gli eletti in consiglio comunale ne tengano conto, Siena ha bisogno di muoversi e se un’idea è valida, lo è indipendemente da chi la propone o da chi poi la realizza, quindi può essere migliorata ma deve essere portata avanti. La gente avrebbe difficoltà ad accettare l’ennesimo rifiuto: è palese l’insofferenza verso la chiusura contro ogni tentativo di portare qualcosa di nuovo ed è significativo che siano in particolare le generazioni più giovani a manifestarla.
Carlo Cortecci
Vivo qui da sempre e faccio parte di una famiglia che dal 1935 opera nel commercio, questo mi ha permesso di poter valutare l’ipotesi d’intervento da prospettive diverse. Per prima cosa la città deve prendere coscienza in modo definitivo della fine di un periodo che vedeva occupazione e reddito garantiti da fonti ora esaurite, occorre dunque tenersi strette le risorse rimaste. Dovremo far leva sulla cultura, la valorizzazione del patrimonio storico, il turismo ed il commercio. Siena alterna periodi in cui appare viva ed affollata ad altri ove si presenta spenta e deserta, le attività economiche risentono di questo andamento altalenante. In ragione del particolare momento quindi, ogni nuova opportunità di creare posti di lavoro dovrebbe essere incentivata e non ostacolata.
Sono emerse opinioni divergenti sullo stato attuale dello stadio, ho preferito cosi vedere e farmi un idea: arrivato dalla Lizza, ho visitato la Fortezza e continuando lungo l’area del pallone sono rientrato facendo un giro dello stadio. Devo dire che affacciandomi in piazza Gramsci mi sono trovato di fronte un muro di autobus, un enorme parcheggio di mezzi che impedisce la percezione del percorso alberato che conduce in Fortezza; poi molte auto, qualche albero e tanto asfalto. Infine lo stadio: qualche sprazzo di verde ma l’enorme barriera di tubi metallici e le numerose auto prendono immediatamente il sopravvento. Mentre camminavo cercavo di immaginare come la zona potrebbe presentarsi in futuro e riflettendo sono arrivato alla conclusione che il progetto dovrebbe essere sfruttato per intervenire sull’intera area: recuperare la Fortezza, riportare la Lizza alla funzione originaria di giardino, creare un parco verde e modellare la conca del rastrello secondo le nuove esigenze. E’ molto importante che venga a crearsi un area che si leghi al centro storico, progettando uno spazio nuovo che integrandosi con la Lizza e la Fortezza determini un vero e proprio allargamento del centro, valorizzi la Fortezza come spazio ma sopratutto come monumento storico e crei un grande polmone verde che la collega al centro.
E’ stato recentemente presentato uno studio sulla riqualificazione della Fortezza, da parte dei consiglieri Vigni e Bianchini. Il documento contiene una serie di proposte che condivido in pieno ed una in particolare ha colpito la mia attenzione: gli autori prospettano uno spostamento del mercato settimanale all’interno della Fortezza. E’ una buonissima idea! Darebbe modo a questo grande contenitore di essere frequentato con continuità, liberando in modo definitivo uno spazio importante da via della Vecchia alla statua di S. Caterina. In effetti dopo i lavori per il parcheggio interrato, sarebbe folle doverlo riasfaltare per il mercato settimanale, mentre riutilizzando parte della terra in eccesso, prenderebbe forma una grande area verde dove potrebbero trovar posto un parco giochi per bambini e dei campi per attività sportive, ricreando in pratica la vecchia area del pallone. Una volta concordata la metratura commerciale compatibile, il progetto definitivo dello stadio dovrà tener conto della particolare posizione, garantire gli indispensabili requisiti estetici ed avere un impronta ecosostenibile. Immagino le nuove strutture completamente
all’interno della conca attuale in modo da sporgere ed apparire il meno possibile, inserite in una grande area verde che crei un percorso tra il centro storico, la Fortezza e viceversa. Ci saranno nuovi spazi commerciali e qualcuno avrà nuova concorrenza ma nasceranno anche attività al momento assenti: penso ad una bella discoteca a pochi passi dal corso e locali dove ascoltare musica dal vivo senza irritare i residenti. Avremo poi nuovi servizi tra cui: finalmente un centro congressi nel cuore della città ed una piscina dove allenarsi ed avere modo poi di trattenersi in centro. Nuove attività che andranno quindi a migliorare l’offerta complessiva della città, dando modo a più persone di visitarla e magari a preferirla ad altre per gli acquisti.
Un punto fondamentale del progetto stadio è quello relativo alla sosta, l’idea di realizzare un grande parcheggio sotterraneo capace di liberare la zona dalle auto e servire d’appoggio a chi arriva in centro è da condividere in pieno. Si è definitivamente affermata
nei paesi più evoluti la scelta di “nascondere” le auto nel sottosuolo per recuperare gli spazi in superficie. Siena ha già iniziato questo percorso ad inizio anni ’90 quando l’idea coraggiosa di realizzare il parcheggio di Fontanella, pur fortemente avversata, si rivelò
vincente e segnò l’inizio di una serie di interventi che hanno permesso alla città di affacciarsi nel nuovo millennio con un sistema della sosta moderno ed efficiente. Il nuovo parcheggio andrebbe quindi a chiudere il cerchio, consentendo alla città di avere aree di
sosta interrate in prossimità dei principali punti di accesso. Dotarsi di un simile contenitore potrebbe anche essere d’aiuto per risolvere situazioni spinose come i posti auto per i residenti e la caotica sosta delle moto. Ma in particolare darebbe modo al Comune, per mezzo di Siena Parcheggi, di rivedere l’intera gestione della sosta: attualmente troppo rigida ed onerosa, occorrono scelte innovative, capaci: attraverso tariffe più economiche e diversificate, di regolare i flussi di traffico ed incentivare chi arriva in città.
Il progetto stadio può essere una grande opportunità ed è lecito attendersi un segnale forte dall’Amministrazione Comunale, occorre che questa si faccia carico di decisioni volte a favorire questo percorso, il momento attuale non consente di continuare a galleggiare nell’immobilismo che ha contraddistinto le ultime amministrazioni.
Arriva in questo senso una richiesta da parte di molti senesi, sta emergendo un’opinione favorevole che si traduce in una maggioranza ampia e trasversale a favore del progetto, credo che questa sia figlia del desiderio di vedere la loro città finalmente capace di realizzare qualcosa d’importante senza la solita stampella del Mps e quindi in grado di reggersi in piedi con le proprie gambe, dando un segnale di risveglio.
Voglio sperare che gli eletti in consiglio comunale ne tengano conto, Siena ha bisogno di muoversi e se un’idea è valida, lo è indipendemente da chi la propone o da chi poi la realizza, quindi può essere migliorata ma deve essere portata avanti. La gente avrebbe difficoltà ad accettare l’ennesimo rifiuto: è palese l’insofferenza verso la chiusura contro ogni tentativo di portare qualcosa di nuovo ed è significativo che siano in particolare le generazioni più giovani a manifestarla.
Carlo Cortecci