Il consigliere spiega la scelta: "M5S ha presentato un documento pieno di errori"
SIENA. Sembra che per il Movimento 5 Stelle senese, l’interesse per la Fondazione MPS sia ossessivo, così continua a produrre una serie di carte intorno a questa nostra importante istituzione finanziaria.
L’ultima debacle del M5S senese, su questo tema, è stata l’ennesima bocciatura dell’ultima di una serie di mozioni finalizzate alla modifica dell’attuale Fondazione con la creazione di una nuova. Anche il sottoscritto non ha votato a favore della mozione per tutta una serie di motivi – dichiarati in Consiglio – ma uno su tutti è dovuto alla mole di inesattezze e di errori tecnico-giuridici contenuti nel documento.
Fare dichiarazioni che parlino alla pancia delle persone lo possiamo fare sui social, al bar o in piazza, ma presentare un documento ufficiale, pieno di errori, da discutere nel massimo consesso rappresentativo cittadino è inaccettabile e civicamente non etico.
Il documento presentato parla di una nuova fondazione senza individuare quale tipo di ente ne dovrebbe uscire; non parla del patrimonio della “vecchia” che andrà nelle disponibilità del MEF; non accenna neppure alla nuova governance che la guiderà né chi sarà a nominarla.
A mio avviso il tema della Fondazione MPS ha bisogno di serietà e necessità di altro che non è contenuto nella mozione del Movimento 5 Stelle né espresso nelle dichiarazione dei due consiglieri comunali.
Possiamo e dobbiamo chiedere ulteriori attenzioni e contrazioni e dei costi amministrativi e dobbiamo anche chiedere un piano di mantenimento e rafforzamento del patrimonio questo è un dato ampiamente condiviso.
Ma la Fondazione ha anche bisogno di guardare al futuro alla luce della nuova mission che le impone la propria situazione economica e dal diverso contesto nel quale si trova a operare.
Si chiede che la Fondazione MPS sia una presenza qualificante e punto di collegamento tra funzioni diverse, all’interno di una rete di sviluppo del territorio.
La Fondazione dovrà svolgere nei confronti dell’Amministrazione comunale e della sua comunità, la funzione di partner proattivo e propositivo con forte propensione all’innovazione rispetto a quella che era nel passato: semplice ente finanziatore.
La Fondazione deve promuovere e supportare lo sviluppo socio-economico del nostro territorio in una prospettiva di benessere diffuso e sostenibile, con un ruolo costruttivo e aggregante.
Dovrà mettere a servizio delle Istituzioni, degli Enti e delle imprese, risorse, conoscenze e progettazioni innovative in una condivisa visione strategica.
Per far questo occorrono in Fondazione persone competenti, capaci, motivate, ispirate, rispettose e consapevoli del territorio e della sua comunità.
Persone che dialoghino assertivamente con gli enti territoriali in funzione dell’interesse collettivo e non partitico.
Gli indirizzi della Fondazione nascono al proprio interno, è vero, ma non senza aver ascoltato gli interlocutori principali o i cosiddetti stakeholder, in primis gli enti locali, appunto.
Un salto di qualità per la Fondazione, deve essere la selezione delle migliori professionalità -io sono convinto che ci siano anche nel nostro territorio- e laddove non individuabili, occorre essere intelligenti e aprirsi anche alle professionalità provenienti dall’esterno.
La Fondazione ha bisogno di persone che si dedichino a tempo pieno all’attività dell’Ente; amministratori consapevoli che “stanno sempre sul pezzo” e che non facciano questo per “hobby”.
Sono solo presupposti a mio avviso essenziali, come essenziale è il fatto che, pur mantenendo ferma la richiesta che chi ha sbagliato “paghi”, si inizi a parlare di quali investimenti strategici ha bisogno il territorio che necessita di un volano per uno sviluppo economico e per la creazione di posti di lavoro e in questo contesto va inserito il possibile e necessario ruolo della Fondazione MPS.
Pietro Staderini
Sena Civitas