Inascoltato l'appello in Consiglio Comunale per un ribasso dell'aliquota
SIENA. Il Comune di Siena reintroduce l’ICI (IMU) e i senesi possessori di una prima casa dovranno pagare questa nuova imposta comunale al 4 per mille grazie al voto favorevole, in Consiglio comunale, di PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Riformisti e Sinistra per Siena, del Vice Sindaco Marzucchi e della “collaborativa” astensione del Nuovo Polo per Siena (UDC,API, FLI).
Questo è il provvedimento adottato, senza che gli appelli del Popolo della Libertà a rivedere al ribasso l’imposizione comunale, venissero ascoltati; il Comune avrebbe potuto dimezzare l’aliquota, portandola al 2, ma non lo ha fatto, innalzando, anzi, al 10 per mille l’imposta sulle seconde case dal 7,6 di base.
I senesi si dovranno così pagare un vero e proprio salasso, dal momento che Siena è uno dei pochi comuni dove sono già state rivalutate le rendite catastali, che la nuova imposizione comunale rivaluterà ulteriormente del 60%, prima dell’applicazione dell’aliquota.
Il Popolo della Libertà in Consiglio comunale ha espresso contrarietà per la nuova imposta con queste aliquote -così come lo ha fatto per la sovraimposta IRPEF facoltativa per i comuni- ma la maggioranza di sinistra ha approvato questi provvedimenti senza “colpo ferire”.
Questa è la politica di un’amministrazione economicamente in affanno che cerca di barcamenarsi in mancanza dei cospicui finanziamenti della sua Fondazione MPS e che si loda di non aver aumentato le imposte comunali.
Inutile che il Vice Sindaco e tutta la maggioranza di sinistra “si strappino le vesti” arroccandosi sui tagli statali o sul trasferimento nelle casse dello Stato dell’IMU sulla prima casa: i senesi stanno vivendo una feroce crisi economica e hanno bisogno di aiuti basilari dal proprio Comune magari proprio con la riduzione delle imposte comunali.
Forse la nostra amministrazione non conosce l’ultima statistica ISTAT che indica come nel 2010 il 18,2% delle persone residenti in Italia sia a “rischio di povertà”; il 16% delle famiglie residenti in Italia arrivi con molta difficoltà alla fine del mese; il 20,1% si sia trovato in arretrato con il pagamento delle bollette, l’affitto o il mutuo e l’11,5% non abbia potuto riscaldare adeguatamente l’abitazione.
Con questi dati che sono purtroppo destinati a peggiorare nel 2011 per l’acuirsi della crisi, non credo sia necessario ricordare al Partito Democratico, a Sinistra Ecologia e Libertà ai Riformisti e a Siena Futura -che dovrebbero riferirsi ai valori sociali della sinistra- come nel tremendo contesto economico che stiamo attraversando sia necessaria più che mai l’attenzione alle persone e alle famiglie, specie quelle economicamente più deboli, non gravandole ulteriormente da alte sovraimposte comunali.
Pietro Staderini – Il Popolo della Libertà – Coordinatore Comunale – Siena
Questo è il provvedimento adottato, senza che gli appelli del Popolo della Libertà a rivedere al ribasso l’imposizione comunale, venissero ascoltati; il Comune avrebbe potuto dimezzare l’aliquota, portandola al 2, ma non lo ha fatto, innalzando, anzi, al 10 per mille l’imposta sulle seconde case dal 7,6 di base.
I senesi si dovranno così pagare un vero e proprio salasso, dal momento che Siena è uno dei pochi comuni dove sono già state rivalutate le rendite catastali, che la nuova imposizione comunale rivaluterà ulteriormente del 60%, prima dell’applicazione dell’aliquota.
Il Popolo della Libertà in Consiglio comunale ha espresso contrarietà per la nuova imposta con queste aliquote -così come lo ha fatto per la sovraimposta IRPEF facoltativa per i comuni- ma la maggioranza di sinistra ha approvato questi provvedimenti senza “colpo ferire”.
Questa è la politica di un’amministrazione economicamente in affanno che cerca di barcamenarsi in mancanza dei cospicui finanziamenti della sua Fondazione MPS e che si loda di non aver aumentato le imposte comunali.
Inutile che il Vice Sindaco e tutta la maggioranza di sinistra “si strappino le vesti” arroccandosi sui tagli statali o sul trasferimento nelle casse dello Stato dell’IMU sulla prima casa: i senesi stanno vivendo una feroce crisi economica e hanno bisogno di aiuti basilari dal proprio Comune magari proprio con la riduzione delle imposte comunali.
Forse la nostra amministrazione non conosce l’ultima statistica ISTAT che indica come nel 2010 il 18,2% delle persone residenti in Italia sia a “rischio di povertà”; il 16% delle famiglie residenti in Italia arrivi con molta difficoltà alla fine del mese; il 20,1% si sia trovato in arretrato con il pagamento delle bollette, l’affitto o il mutuo e l’11,5% non abbia potuto riscaldare adeguatamente l’abitazione.
Con questi dati che sono purtroppo destinati a peggiorare nel 2011 per l’acuirsi della crisi, non credo sia necessario ricordare al Partito Democratico, a Sinistra Ecologia e Libertà ai Riformisti e a Siena Futura -che dovrebbero riferirsi ai valori sociali della sinistra- come nel tremendo contesto economico che stiamo attraversando sia necessaria più che mai l’attenzione alle persone e alle famiglie, specie quelle economicamente più deboli, non gravandole ulteriormente da alte sovraimposte comunali.
Pietro Staderini – Il Popolo della Libertà – Coordinatore Comunale – Siena