SIENA. I nuovi agenti di Polizia giunti a Siena si trovano di fronte allo stesso problema di studenti e lavoratori pendolari. Non trovano un appartamento a prezzo accessibile e appena possibile chiedono di essere ritrasferiti a casa o in un’altra città più “economica”.
Un problema da affrontare e risolvere urgentemente, secondo il S.I.U.L.P., che innesca un meccanismo di continuo e logorante turn-over che va ad incidere pesantemente sui livelli di sicurezza di Siena e di quelle città come Poggibonsi e Chiusi, dove operano i Commissariati di Pubblica Sicurezza.
E’ innegabile che a causa di canoni di locazione elevati che vanno ad depauperare stipendi non troppo elevati, i nuovi agenti che arrivano nel nostro territorio faticano a trovare una soluzione considerando anche lo stato fatiscente dei pochi alloggi di servizio a disposizione e degli immobili adibiti a luogo di lavoro, Questura e Caserma Piave, e chiedono quindi il trasferimento in una provincia meno onerosa.
Questo comporta una mancanza di continuità fondamentale, tra il “collega anziano ed il collega giovane”, che va ad incidere sul livello di sicurezza della nostra provincia. Gli agenti, non appena iniziano a conoscere il territorio, vengono trasferiti a domanda per far spazio a nuovi colleghi appena assunti ed il ciclo formativo ricomincia da capo con la contestuale perdita di capitale umano appena formato.
Se a ciò ci aggiunge l’elevato numero di pensionamenti da qui al 2026, il disastro è assicurato.
Perché allora non prendere in considerazione i tanti immobili presenti in città, sia di proprietà pubblica e privata, che sono chiusi ed abbandonati da anni per diverse problematiche?
Chiediamo quindi alle Autorità locali competenti, Prefettura e Comune, di occuparsi della delicata questione, fornendo tutto il nostro supporto al buon esito della causa e rimanendo aperti ad un confronto con altri comparti che hanno le stesse identiche esigenze.
Il Segretario Generale
Cesare MASELLA