SIENA. Il Coordinamento docenti CFM/Pre-Afam dell’Accademia Nazionale del Jazz – Siena Jazz esprime seria preoccupazione sul futuro dei corsi dell’A.A. 2023/2024, che riguardano la formazione di base, la Peter Pan Orchestra (una vera e propria eccellenza), la preparazione ai corsi accademici (PreAFAM) ed i seminari Kind of Blue.
Attualmente sembra che la governance di Siena Jazz sia intenzionata a “sospendere” tali corsi, adducendo motivazioni di ordine economico. Nessuna comunicazione ufficiale, “se ne riparla a gennaio” è stato detto a qualcuno di noi, nonostante con una email, alla quale non è stata data risposta, e con telefonate sia stata richiesta chiarezza in merito alla questione. Appare evidente che avviare un corso a gennaio non ha senso né dal punto di vista economico né, soprattutto, dal punto di vista didattico. Si interromperebbe un flusso virtuoso di esperienze formative, che sono sempre state la linfa vitale dell’Accademia stessa.
Oltre a costituire il punto di contatto con la città, questi corsi hanno sempre formato un numero consistente di allievi, che come sbocco naturale hanno l’ingresso ai Corsi AFAM. A noi non sembra né serio né professionale da parte della Direzione giungere alle porte dell’autunno senza comunicare nulla sulla programmazione futura. E’ una questione di rispetto verso gli attuali allievi e i loro genitori, che hanno creduto nell’istituzione e verso l’attuale corpo docente, fatto di veterani del SJ e di brillanti nuove leve avviate al lavoro.
Registriamo una assenza di visione programmatica necessaria a condurre una macchina così complessa come il Siena Jazz. Riteniamo che la sola gestione del risanamento economico non sia sufficiente a salvare tutto l’encomiabile lavoro svolto dalle direzioni precedenti e da tutti i docenti e artisti che hanno contribuito a far sì che Siena Jazz sia un’istituzione famosa a livello internazionale e invidiata da tutto il mondo.
Non avendo ottenuto alcuna risposta dalla direzione di Siena Jazz noi insegnanti abbiamo deciso di raccontare pubblicamente questo grave problema che potrebbe danneggiare non solo il futuro di numerosi aspiranti musicisti, ma anche la realtà musicale senese e nazionale.”