Ancora segnali di rottura all'interno del partito di Casini a Siena
SIENA. Finalmente una scintilla, un guizzo!! Ad oggi l’unica assemblea degli iscritti convocata dal sottoscritto nel lontano mese di novembre fu oggetto di contestazione durissima proprio da coloro che oggi ne ravvisano la necessità.
Nella calma piatta che per volontà fiorentine e romane ha contraddistinto il percorso dell’Udc senese, spesso più propenso a nascondersi che a valorizzare il Partito, è giunta la riprova dai vertici regionali della poca conoscenza della realtà locale e la mancanza di volontà, o incapacità, di voler dare una identità al Partito nella città di Siena.
Sarei curioso di sapere come sta andando nel resto della Toscana l’aggregazione “nuovopolista”, con particolare riferimento ai Comuni e alle Province in scadenza elettorale.
Non capisco cosa c’entrino le logiche nazionali con le realtà locali, è assurdo voler sacrificare una città per perseguire progetti che poco o nulla hanno a che fare con le dinamiche senesi. A riprova di questo abbiamo al posto di un coordinatore comunale un commissario (che a oltre 6 mesi dalla nomina sta ancora cercando di giocare a nascondino nel listone “nuovopolista”) ed un “yes man” come coordinatore provinciale.
Per quale motivo la lista dell’Udc che è stata la soluzione politica di successo per le elezioni Provinciali oggi viene negata per il Comune? Quale identità pensano di dare al Partito a Siena con questo loro agire? È un omaggio ad un idea “nuovopolista” di cui non si riscontra traccia di progetto politico?
Provate ad immaginare un Partito rappresentato a livello locale da persone completamente scollegate con il tessuto cittadino e completamente estranee alle complicate situazioni di necessità in cui versa la Città di Siena. Persone, per di più, non di Siena ed emanazione diretta di poteri toscani a loro volta asserviti ciecamente a logiche romane. Provate a domandare ai signori Zirri e Baldassarri quali idee hanno sulla città, o se questi signori si sono presi la briga di informarsi su quali sono le esigenze dei cittadini senesi. Sicuramente le loro emanazioni, Coordinatore Provinciale e Commissario, sapranno sicuramente rispondervi su Università, Banca, Ospedale, oppure su Urbanistica, ZTL e ripopolamento del centeo storico.
Ma già, dimenticavo, tutti loro stanno operando “in linea con le indicazioni ricevute dagli organismi nazionali”. Allora proviamo a domandarlo, visto che è stato chiamato in causa, direttamente al Segretario Nazionale del Partito (ma non erano state azzerate tutte le cariche?!). Insistete pure con questa prova di grande democrazia e gli iscritti si moltiplicheranno. Per quanto mi riguarda, dato che il mio modo di vedere e fare politica è attualmente divenuto inconciliabile con le impostazioni assunte dai vertici regionali del Partito, onde evitare che la mia presenza diventi troppo ingombrante per gli attuali progetti del Partito, ritengo necessario rimettere il mio mandato da Presidente Provinciale dell’Udc.
Nella calma piatta che per volontà fiorentine e romane ha contraddistinto il percorso dell’Udc senese, spesso più propenso a nascondersi che a valorizzare il Partito, è giunta la riprova dai vertici regionali della poca conoscenza della realtà locale e la mancanza di volontà, o incapacità, di voler dare una identità al Partito nella città di Siena.
Sarei curioso di sapere come sta andando nel resto della Toscana l’aggregazione “nuovopolista”, con particolare riferimento ai Comuni e alle Province in scadenza elettorale.
Non capisco cosa c’entrino le logiche nazionali con le realtà locali, è assurdo voler sacrificare una città per perseguire progetti che poco o nulla hanno a che fare con le dinamiche senesi. A riprova di questo abbiamo al posto di un coordinatore comunale un commissario (che a oltre 6 mesi dalla nomina sta ancora cercando di giocare a nascondino nel listone “nuovopolista”) ed un “yes man” come coordinatore provinciale.
Per quale motivo la lista dell’Udc che è stata la soluzione politica di successo per le elezioni Provinciali oggi viene negata per il Comune? Quale identità pensano di dare al Partito a Siena con questo loro agire? È un omaggio ad un idea “nuovopolista” di cui non si riscontra traccia di progetto politico?
Provate ad immaginare un Partito rappresentato a livello locale da persone completamente scollegate con il tessuto cittadino e completamente estranee alle complicate situazioni di necessità in cui versa la Città di Siena. Persone, per di più, non di Siena ed emanazione diretta di poteri toscani a loro volta asserviti ciecamente a logiche romane. Provate a domandare ai signori Zirri e Baldassarri quali idee hanno sulla città, o se questi signori si sono presi la briga di informarsi su quali sono le esigenze dei cittadini senesi. Sicuramente le loro emanazioni, Coordinatore Provinciale e Commissario, sapranno sicuramente rispondervi su Università, Banca, Ospedale, oppure su Urbanistica, ZTL e ripopolamento del centeo storico.
Ma già, dimenticavo, tutti loro stanno operando “in linea con le indicazioni ricevute dagli organismi nazionali”. Allora proviamo a domandarlo, visto che è stato chiamato in causa, direttamente al Segretario Nazionale del Partito (ma non erano state azzerate tutte le cariche?!). Insistete pure con questa prova di grande democrazia e gli iscritti si moltiplicheranno. Per quanto mi riguarda, dato che il mio modo di vedere e fare politica è attualmente divenuto inconciliabile con le impostazioni assunte dai vertici regionali del Partito, onde evitare che la mia presenza diventi troppo ingombrante per gli attuali progetti del Partito, ritengo necessario rimettere il mio mandato da Presidente Provinciale dell’Udc.
Sandro Senni