La collaborazione ha bisogno di fiducia, di rispetto, di accoglienza delle differenze che non devono però prevaricare
SIENA. Quello che sta accadendo intorno all’attività educativa svolta all’Asilo Monumento, dimostra quanta attenzione ci sia verso il mondo della scuola e dell’insegnamento, a partire proprio dalla prima infanzia, dal primo gradino del sistema educativo d’istruzione e formazione, nella fondamentale consapevolezza che attraverso l’educazione una società trasmette da una generazione all’altra il patrimonio di conoscenze, valori, tradizioni, comportamenti che la caratterizzano.
Al tempo stesso dimostra anche che certe tematiche, come quella gender, largamente diffuse dai mezzi di informazione, provocano paure anche su fatti a queste non riconducibili.
La nostra posizione sul tema, già espressa più volte pubblicamente, è chiara e inequivocabile:-“ I Padri costituenti vollero che la Costituzione riconoscesse la famiglia “naturale” (uomo, donna, figli), fondata sul matrimonio di persone di sesso diverso. Ciò non toglie che il nostro Stato riservi un riconoscimento non parificato delle unioni di fatto. La famiglia in questo momento è, a nostro avviso, sotto attacco di lobby finanziarie internazionali che stanno lavorando, con successo, per demolire tutti i corpi intermedi: partiti, sindacati, associazioni e soprattutto la famiglia, ultimo baluardo legato anche ad una religione parte integrante della nostra storia.”
“Siamo fermamente contrari ad esporre i minori a visioni dell’essere umano in sviluppo che coinvolgano antropologie fra loro in conflitto. Riteniamo che la visione veicolata della cosiddetta ‘rivoluzione gender’ contenga distorsioni e non sia definibile come scientifica. Essa si mostra con i caratteri dell’ideologia.”
Ribadito quindi quanto sia importante approcciarsi a questi temi con spirito critico, e mantenendo inalterate le posizioni, riteniamo che sia corretto non generalizzare e creare campagne mediatiche che possano infangare il lavoro di persone che si dedicano all’educazione dei bambini con competenza e professionalità.
In tutta la vicenda dell’Asilo Monumento, al di là dei titoli ad effetto, da colloqui con insegnanti e genitori, ci sembra di capire che sia mancata una sufficiente informazione sui fatti per come sono realmente accaduti all’interno della scuola e come mai le polemiche sono sorte dall’esterno e non dai genitori dei bambini che hanno vissuto concretamente l’esperienza.
Il mondo dell’educazione oggi conosce una crisi profonda e famiglie e scuola sono sempre più spaesate di fronte alla frammentazione del sistema socio culturale e al bombardamento di informazioni di cui è difficile spesso capire provenienza e reale significato. Ed è proprio in questo spaesamento che va rivendicato il ruolo dell’educazione, un’educazione che insegni a pensare criticamene e che offra un percorso di maturazione nei valori, così come si legge nella Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
Inevitabilmente il concetto chiave diventa quello di responsabilità che, nel caso della realtà di una istituzione scolastica, si deve tradurre nella condivisione del progetto educativo da parte delle famiglie, degli alunni e degli insegnanti con lo scopo di creare un’autentica alleanza educativa basata sulla condivisione di responsabilità e impegni, ma anche sul rispetto reciproco di competenze e ruoli. La costruzione di questa relazione simmetrica genitori- insegnanti avviene giorno dopo giorno, attraverso un dialogo vero, che non è semplice conversazione, ma ricerca sui modi in cui pensare la formazione dei bambini.
La collaborazione ha bisogno di fiducia, di rispetto, di accoglienza delle differenze che non devono però prevaricare; di volontà di costruire una scuola disponibile e disposta ad accogliere le diversità mantenendo fermi i presupposti essenziali che sono da ricercare nella formazione non ideologica, nella ferma valorizzazione delle nostre tradizioni, della nostra cultura e della nostra storia.
Circolo SENA CIVITAS