Il capogruppo D'Onofrio "apre" alle condivisioni con la maggioranza
SIENA. Esistono dei momenti della vita democratica di una comunità in cui si misura la capacità da parte di chi è chiamato ad assumere decisioni per il resto della collettività, di anteporre al bene della propria parte quello dell’intera comunità che rappresenta. Questo è senza dubbio uno di quei momenti. Saper leggere le istanze di tutta la società ed essere in grado, al contempo, di sollecitare in questa il bisogno di ideali rappresenta, a mio avviso, il motore più potente del cambiamento. Ciò si ottiene se si è in grado con coerenza di compiere scelte oggettive sotto il profilo razionale e morale che fanno della ricerca, in tutti i contesti, della qualità e della competenza l’elemento distintivo. In tal senso l’amministrazione comunale è chiamata a fare da segnapassi, a dettare il metodo e la misura di quel cambio di passo necessario a rilanciare la città in un momento di difficoltà. Tutte le altre Istituzioni sentiranno il vento del cambiamento e si conformeranno a tale metodo.
E’ per questo motivo che, come capogruppo di SEL in Consiglio comunale, non posso fare a meno di esprimere soddisfazione per quanto questa amministrazione è stata in grado di produrre in appena 10 mesi di mandato. A partire, per citare alcuni esempi, dall’impegno per la candidatura di Siena a Capitale della Cultura 2019, al rilancio del Santa Maria della Scala fino ad arrivare a tutto ciò che si muove intorno a Banca MPS e Fondazione.
Su queste ultime vicende dico, in tutta onestà, che la qualità delle scelte della Fondazione costituisce di per sé una discontinuità rispetto al passato. Non si tratta quindi solo di un avvicendamento di persone che pure era auspicabile alla luce dei mediocri risultati conseguiti ma di una discontinuità di metodo. Basta confrontare i curricula dei nomi proposti nel Cda della banca MPS con quelli passati, per capire che vi è un cambiamento di metodo. Lo stesso metodo che con forza e determinazione dobbiamo essere in grado di riproporre con coerenza in tutte le Istituzioni senza cedere ai ricatti e alle lusinghe di chi, agitando lo spettro del trasformismo, vuole in realtà tornare ai metodi del passato che tanti danni hanno provocato alla città. E’ singolare come taluni intendono il rinnovamento in riferimento sempre a quello degli altri. Abbiamo bisogno di altro. Abbiamo bisogno ovunque di amministratori capaci di dirigere le Strutture con una visione e una missione in grado di accrescere il senso di appartenenza e di partecipazione dei lavoratori al processo di cambiamento in atto. I lavoratori non mancheranno di dare il loro contributo ma direi che la città tutta non mancherà di dare le risposte attese per la realizzazione di un progetto condiviso di collettività.
Siamo entrati in questa maggioranza condividendo con le altre forze politiche un progetto e un programma in nome della ricerca della qualità e del rinnovamento che il Sindaco Ceccuzzi con coerenza sta interpretando.
Avanti quindi con coerenza su questa strada con tutta la maggioranza e con quanti vorranno, di volta in volta, condividerne il percorso per il bene della città.