Alla luce della crisi e delle difficoltà in corso nella gestione del policlinico

Riceviamo e pubblichiamo dalla Segreteria Ust Cisl Siena
SIENA. La difficile situazione economica, che sta vivendo anche l’Italia, richiede da parte di tutti ed in particolare dalle forze sindacali un’analisi dei settori “nevralgici” della nostra economia e del nostro sistema sociale per ricercare, ognuno nel proprio territorio, quegli aggiustamenti e correttivi che possano permettere una migliore riorganizzazione delle risorse umane e finanziarie ed al contempo il mantenimento di eccellenze e servizi per i cittadini.
Il tema della Sanità è sicuramente uno dei punti “caldi” fra le problematiche politico-economiche, prova ne è che la manovra finanziaria, ha visto nell’applicazione dei nuovi tickets sanitari la sua prima espressione concreta.
Per tale motivo la Segreteria della CISL senese ha ritenuto opportuno riunire il Dipartimento Provinciale Sanità e Servizi Sociali per analizzare lo stato dei Servizi nel nostro territorio ed in particolare verificare l’attuale situazione della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
In precedenti incontri, di cui il primo nel mese di marzo ed uno successivo, insieme agli altri sindacati nazionali CGIL e UIL, nel mese di giugno, furono illustrate dal Direttore Generale della AOUS ed integrate dai Sindacati, alcune manovre che avrebbero permesso il recupero di risorse umane, in particolare personale infermieristico, e finanziarie. Il progetto discusso e condiviso con il dott. Morello Marchese prevedeva l’accorpamento di alcuni Reparti, in particolare le Unità Operative doppie e la ristrutturazione di alcune grandi aree come l’ area medica e chirurgica; la razionalizzazione sarebbe stata completata sul versante del Personale sanitario con il pensionamento dei dipendenti del SSN e con la revoca della convezione con il SSN dei dipendenti universitari che avessero raggiunto il quarantesimo anno di contribuzione. Tali manovre avrebbero permesso il recupero di personale e di risorse finanziare da destinare al potenziamento di altri servizi ed alla completa copertura delle indennità di posizione, non ancora completata sia per i Medici che per il Personale del Comparto. Riteniamo quindi opportuna una verifica della stato di avanzamento di tale progetto che rappresenta a nostro parere il cardine fondamentale per il futuro della nostra Azienda.
Tale processo deve essere finalizzato in tempi brevi anche a seguito di una nuova situazione che potrebbe determinare ulteriori aspetti negativi sul versante finanziario; infatti desta preoccupazione il progetto di risanamento del debito sanitario regionale. Anche a seguito della manovra del governo, dove ci saranno nel prossimo triennio tagli pesanti anche nel reparto del fondo sanitario nazionale. La mancata ristrutturazione del nostro “sistema ospedale” potrebbe influire negativamente su progetti già in corso d’opera, come il nuovo centro per la riabilitazione funzionale, il percorso oncologico, il progetto cellule staminali e trapianto di midollo osseo etc,. e potrebbe bloccare in modo definitivo nuove assunzioni del Personale del Sistema Sanitario e nuove convenzioni con il Personale Universitario; riteniamo infatti improponibile l’assunzione o il convenzionamento, soprattutto nell’’Area della Dirigenza, di nuovo personale prima della ristrutturazione dei Presidi Sanitari e della valutazione di carenze legate al pensionamento del Personale del S.S.N. ed alla revoca delle convenzioni al Personale Universitario.
Stiamo vivendo un momento di estrema difficoltà che richiede una profonda riflessione e che deve coinvolgere tutte le forze sociali interessando non solo l’ Azienda Ospedaliera Universitaria, ma anche la USL 7 con la valutazione dello stato di avanzamento ed i costi e/o i risparmi dei progetti integrati Territorio- Azienda, la valutazione di eventuali convenzioni, l’istituzione ed il potenziamento dei Servizi e una particolare attenzione alle Società della Salute il cui ruolo, attività e finanziamento rimangano ancora nebulosi.
Tutti coloro che hanno ruoli istituzionali,politici e anche sociali ai vari livelli saranno misurati sulla capacità di intervenire per aggiornare il sistema di welfare, locale contemperando risorse in calo, necessità di dare risposte ai cittadini,esigenza di far lavorare in un clima di chiarezza e serenità i lavoratori. Non potrà essere tutto come prima, per questo non si può perdere altro tempo,servono scelte responsabili e lungimiranti. La Cisl sarà disponibile come sempre al confronto pur essendo necessario un atteggiamento che consenta di dare continuità alle proposte e compiutezza ai contenuti.
Segreteria Ust Cisl Siena