Mazzeo era il referente dell'azienda nei tavoli di concertazione
SIENA. “Italia Nostra”, sezione di Siena e l’Associazione “Amici dei Bagni di Petriolo“ apprendono con viva preoccupazione la notizia dell’arresto per corruzione dei vertici dell’ANAS Toscana ed in particolare del Capo Compartimento, ingegner Antonio Mazzeo, da sempre referente ANAS nei tavoli di concertazione relativi al cantiere per il raddoppio della ss.223 E78 in località Terme di Petriolo.
Le Associazioni firmatarie auspicano che l’inchiesta in atto riesca a smontare la gravità delle accuse, tuttavia, per quanto finora pubblicato su organi di stampa, sorgono seri dubbi su alcuni episodi, connessi al raddoppio della ss 223, relativi alla costruzione della pista di cantiere all’interno del sito storico di Petriolo ed ad alcune scelte operate per la messa in sicurezza dell’intero complesso storico termale.
Alla luce degli ultimi eventi, l’esposto presentato, alcuni mesi fa, alla Procura di Siena rappresenta qualcosa di più di un normale campanello d’allarme; auspichiamo che ora venga esaminato dall’autorità inquirente con occhi attenti.
Il cantiere della Superstrada Siena/Grosseto nel tratto tra i Comuni di Monticiano e Civitella Paganico, con la costruzione di un avveniristico viadotto sulla Valle del Farma, a poche decine di metri dalle antiche Terme di Petriolo, è senz’altro il più grande cantiere ANAS attivo in Toscana in questo periodo.
Vista l’importanza del cantiere, chiediamo a gran voce alle Autorità competenti di rinforzare controlli serrati e severi alla luce delle emergenze intervenute in questi ultimi mesi nel cantiere: il crollo strutturale della vecchia galleria di Casal di Pari, collegato ai lavori di costruzione della nuova galleria a pochi metri di distanza, i problemi presentatisi per la costruzione dell’ultimo pilone del viadotto: emergenze che stanno interferendo in maniera abnorme sulla tabella di marcia e che hanno richiesto interventi di emergenza.
Anche lo smottamento della ss 223 avvenuto qualche tempo fa in località Potatine, causato quasi certamente dalla cattiva regimentazione delle acque e dal disboscamento intensivo, potrebbe essere un altro esempio delle emergenze che giustificano ed attivano procedure semplificate per l’assegnazione degli appalti; visto quanto emerso finora, si rende maggiormente necessaria una seria azione investigativa.
Le Associazioni firmatarie si impegnano, ora come in passato , a difendere senza compromessi il prezioso patrimonio storico e ambientale della valle del Farma e le antiche Terme di Petriolo, un’incommensurabile bellezza che non può essere messa in pericolo dai comportamenti e dalle azioni soliti furbetti che, in questo caso invece che del quartiere sono del cantiere.
Si appellano quindi al Prefetto di Siena, dottor Saccone, che da sempre si è reso garante della legalità dell’operato del cantiere in quei luoghi, affinché rafforzi il suo presidio.
Italia Nostra Sezione di Siena
Associazione Amici dei Bagni di Petriolo