A sugello della storia amicizia che lega Siena alla città marchigiana

SIENA. “Era il 1450 quando nella città marchigiana di San Ginesio ebbe fine il dominio della potente famiglia degli Sforza, mentre si andava fortificando il legame con lo Stato Pontificio. Iniziarono lotte e discordie intestine molto gravi e gli abitanti di San Ginesio si divisero in due fazioni, una delle quali contraria all’alleanza con il Papato. Il Senato ginesino decretò l’esilio di trecento appartenenti a questa seconda fazione e gli esuli si diressero verso la Toscana, chiedendo asilo politico alla città di Siena, che “benevolmente li accolse”. Inizia in questo momento la storica amicizia tra la nostra Città e San Ginesio, un’amicizia che dura quindi da più di cinque secoli.
A Siena gli esuli ginesini si arruolarono nelle milizie cittadine, riscontrando riconoscenza e rispetto. Proprio grazie a questo rispetto, dovuto al loro onorevole comportamento, gli ambasciatori senesi si fecero carico di una successiva e positiva mediazione per il loro rientro a San Ginesio.
Siena donò agli esuli di San Ginesio un crocifisso, che fu portato in processione nel 1730 a seguito di un violento terremoto che colpì San Ginesio: in quell’occasione si decise che le Feste dovessero essere ripetute ogni tre anni.
Dal 1963 partecipa alle Feste Triennali il Sindaco di Siena, in ricordo di questi avvenimenti storici a cui i ginesini sono molto legati e in memoria di questa importante amicizia.
“Siena apprezzò così tanto i trecento sconosciuti esuli marchigiani che perorò ed ottenne il ritorno dei “mercenari”, banditi in perpetuo dalla Patria. Siena, a garanzia della ricostituita pacificazione interna di San Ginesio, a Lei completamente estranea, consegnò i propri liberi Statuti perchè fossero adottati e donò a garanzia del proprio avallo, la Lignea Croce dalla quale il popolo di San Ginesio, in più di cinque secoli, ha costantemente attinto fiducia e sicurezza per superare ogni difficile e dolorosa vicissitudine” (Adriano Angerilli, I trecento esuli di San Ginesio e la città di Siena).
Quest’anno San Ginesio si appresta a rivivere, dopo mezzo secolo dal ripristino, la triennale rievocazione storica del “Ritorno degli esuli”. La delegazione senese sarà presente per commemorare questo legame di amicizia e riconoscenza. Permettetemi inoltre di ringraziare San Ginesio per l’importante riconoscimento di cui mi omaggiano: la cittadinanza onoraria”.
Bruono Valentini Sindaco di Siena