E chiede chiarimenti sul presunto caso di razzismo sull'autolinea Siena Montalcino
SIENA. Al presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli, al presidente Tiemme Massimiliano Dindalini e
all’Urp Sienamobilità.
Dalla stampa locale abbiamo appreso che una passeggera ha assistito ad un brutto episodio di razzismo verso dei ragazzi africani che dall’autista non sono stati fatti salire a bordo del mezzo nella tratta Siena-Montalcino.
Se questi fatti risultassero essere davvero avvenuti, sarà necessario prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dell’autista e informare la Procura, poiché non è accettabile che un dipendente “scelga” chi far salire oppure no su un servizio pubblico. Questo fatto è ancora più grave se si pensa che difficilmente una tratta così lunga abbia linee frequenti ed è evidente che si è voluto creare un disagio alle persone respinte.
Tali comportamenti non possono essere accettati, né dall’azienda che eroga il servizio né dalla Provincia, a capo del servizio pubblico dei trasporti.
È a questi Enti che chiediamo di verificare i fatti e di prendere in considerazione una formazione per i propri dipendenti sui diritti e doveri e sul comportamento da tenere quando si svolge un servizio per la collettività.
Chiediamo quindi una risposta certa e che questi episodi non abbiano più dimora nella nostra Regione ne in altri luoghi.
Partito della Rifondazione Comunista Siena