Una turista suggerisce la creazione di una scuola di restauro filologico nel nome di Cesare Brandi
SIENA. Vi scrivo da semplice turista e visitatrice entusiasta della vostra suggestiva, intatta città. Ne ho apprezzato l’intatta atmosfera: sembra di fare un balzo all’indietro e vivere ancora oggi il colore del Trecento!
Permettetemi, però, di notare che proprio gli edifici del Mps, seppur mirabilmente tenuti in vita, hanno perduto il colore originario. Stucchevoli nella loro moderna perfezione. Il contrasto si rende ancora più evidente in via di Città dove la sede del Monte contraffaccia la casa di Cesare Brandi.
Come? Un tale maestro non ha insegnato nulla?! Non andrebbero riletti i suoi magistrali: Teoria del restauro e Il restauro, teoria e pratica?
Certo mancano i tecnici e gli artigiani: l’occhio del grande restauratore parte da una grande conoscenza umanistica e di storia dell’arte, ma poiché in quegli edifici sta la nostra storia e il “colore” della nostra terra, non è il caso di ricreare, con serietà una grande scuola?
Vi ringrazio per la cortese attenzione, mi farebbe piacere che queste mie sollecitazione avviassero un dibattito.
Lettera firmata