Disavventura in farmacia per una lettrice che alla fine ha dovuto pagare un medicinale normalmente fornito dal SSN
SIENA. Buongiorno,
ieri mi sono recata alla farmacia comunale della Stazione per ritirare un farmaco distribuito normalmente in farmacia ma apparentemente classificato come “ospedaliero”, il farmaco è destinato alla mia mamma 85enne.
Il medico curante mi aveva inviato via mail la prescrizione che io ho stampato e consegnato alla farmacia. Con mia grande sorpresa mi è stato detto che con la ricetta in copia potevo soltanto ritirare il farmaco generico (nonostante sulla prescrizione fosse stato scritto dal medico che il farmaco è “non sostituibile”): per avere l’originale mi serviva la prescrizione firmata dal medico, altrimenti la ASL non lo avrebbe rimborsato. Alla fine ho acquistato il farmaco per il costo di 18 € e me ne sono andata abbastanza arrabbiata.
Volevo segnalare il caso perchè a me è sembrato assurdo che durante una pandemia, quando tutti abbiamo l’obbligo di rimanere a casa, la ASL richieda una prescrizione originale, chiedendoci di contravvenire alle raccomandazioni del governo e soprattutto mettendo a rischio la nostra salute e quella dei medici di famiglia.
Siamo nell’era della digitalizzazione e ritengo inaccettabile che la ASL non si sia ancora adeguata, soprattutto in questo momento di crisi.
Vi ringrazio dell’attenzione.
Monica Pagni