SIENA. “Leggendo il Cittadino Online del 3 febbraio e le testate “cartacee” del giorno successivo, abbiamo appreso, con grande soddisfazione, che, riguardo al Vicolo della Palla a Corda, un primo passo verso un “ritorno all’ordine”, verso la “normalità” è stato fatto! Ma non basta, e nel prosieguo di questa nostra dichiarazione spiegheremo perché.
Iniziamo, però, dai ringraziamenti, doverosi. Innanzitutto, grazie alla redazione del Cittadino Online, che gentilmente ha ospitato, tra le sue pagine del 19 gennaio, la nostra lettera: un quotidiano davvero indipendente, attento alle non poche disfunzioni del microcosmo senese e sempre disposto – a proprio rischio e pericolo – a dare voce a chi non ha voce, pestando magari anche qualche piede.
Ci teniamo a ringraziare, ancora una volta, il Signor Prefetto ed il Signor Questore per essersi subito fatti carico del problema, senza esitazioni, fin dall’ottobre scorso: due esempi di uomini dello Stato, ma di uno Stato che funziona e che è al servizio del cittadino, vicino alle sue esigenze, specie se in difficoltà.
Ma veniamo all’attualità. Ciò che è avvenuto nella mattinata di lunedì 2 febbraio è un piccolo-grande successo, ne va dato atto. Aver sgominato un traffico di sostanze stupefacenti, seppur effettuato da baby spacciatori, rappresenta una vittoria anche per gli abitanti del Vicolo, ma una vittoria parziale. Plauso al Questore, dott. Maurizio Piccolotti, all’intera sua efficiente struttura e, in particolare, alla Sezione Antidroga, che grazie ad un paziente lavoro di investigazione ha tratto alcuni primi frutti.
Precise direttive alla Squadra Mobile furono date, e ribadite, dal dott. Piccolotti per mezzo di una specifica ordinanza, in cui era prevista l’intensificazione della vigilanza nel Vicolo, nonché dei servizi di controllo e prevenzione congiunti, ovvero coordinati tra tutte le Forze dell’Ordine, sia di carattere nazionale che locale.
Nonostante ciò – come testimoniato anche da recenti denunce – i “reati” sono continuati: lo spaccio (l’aver colto in flagranza i tre minorenni, nella mattinata di lunedì, ne è una prova); la vera e propria ininterrotta stratificazione di scritte, disegni, “tag” (ovvero sigle/firme) su pareti esterne (una marcatura del territorio, una guerra a colpi di pennarelli e vernici spray affinché solo l’ultimo “marchio” sia maggiormente visibile rispetto agli altri, precedenti) da parte di writers e graffitari (“delinquenti” – chiamiamoli col proprio nome – non artisti di strada), su porte, saracinesche e sportelli; l’altrettanto continuo uso del Vicolo come di una gratuita toilette a cielo aperto.
Il bello è che questi problemi non sono noti soltanto da oggi o dalla metà circa dello scorso anno: è in nostro possesso documentazione che risale, addirittura, al 2007; ci è stato raccontato che una Signora anziana che abitava nella Palla a Corda – oggi, purtroppo, non più tra noi – fu addirittura aggredita e ferita, una decina di anni fa, da un malintenzionato che intendeva entrarle in casa, complice la posizione “nascosta” del Vicolo. Più Sindaci, più Prefetti e più Questori hanno avuto quella documentazione, in bella evidenza, sopra le proprie scrivanie. Crediamo, pertanto, che sia giunto il momento di trovare una soluzione definitiva al degrado più volte denunciato.
Sul Corriere di Siena del 22 gennaio, abbiamo letto, con una certa sorpresa, che la Palla a Corda è stata inserita tra le “criticità che ancora persistono” a Siena, città “sicura”. Inoltre, che l’Amministrazione comunale potenzierà l’illuminazione pubblica e procederà all’installazione di telecamere: due importanti iniziative che, se applicate anche al Vicolo dove abitiamo, potranno sì servire da “deterrente” (soprattutto la video-sorveglianza), ma, secondo il nostro modesto avviso, non risolveranno definitivamente le varie annose problematiche.
Il Vicolo sarà sempre vulnerabile alla più vasta gamma di vandalismi e atti di inciviltà, continuerà a non essere transitabile con le volanti per la sua dimensione e posizione; continuerà a mancarvi il “controllo” (e quindi anche le auspicate “segnalazioni”) da parte dei senesi-contradaioli, attaccati – come noto – al loro territorio, ma costretti a vivere in zone periferiche per i costi delle case e degli affitti in centro. Conclusione: il Comune e lo Stato continueranno a spendere soldi pubblici per la sicurezza, la tutela ed il decoro di un “angolo” del centro storico, ma senza risolvere, una volta per tutte, i problemi che lo affliggono.
Vogliamo spingerci a fare un po’ di conti in tasche non nostre, ma della collettività: quanto costa al Comune la pulizia quotidiana del Vicolo, effettuata da – minimo – un operatore ecologico, dotato di strumenti del mestiere e di mezzo con sistola ed acqua compressa? Quanto costano i pattugliamenti di una coppia di agenti delle Forze dell’Ordine a piedi (perché l’autovettura non può essere lasciata incustodita, neppure per qualche minuto, nella parallela Via della Sapienza), anch’essi giornalieri, a vari orari del giorno e della notte?
Allora, quale la soluzione drastica, ma necessaria, che, di nuovo, proponiamo, a distanza di quasi sette mesi? Il Comune dovrebbe permettere la chiusura del Vicolo per mezzo di un cancello non scavalcabile (da installare all’inizio, dove la strada è in declivio), in modo che possa essere transitato solo ed esclusivamente da chi vi abita; ovviamente, il cancello già presente in fondo alla scalinata che collega la Palla a Corda alla corte dell’ex cinema Metropolitan (annessa a Piazza Giacomo Matteotti) dovrebbe rimanere chiuso (pena l’efficacia della soluzione). In questo caso, l’accesso al nuovo cinema Metropolitan, e agli esercizi commerciali soprastanti, sarebbe garantito solo da Piazza Matteotti, con l’uso della scalinata esterna o del comodissimo ascensore (che ferma a tutti i piani, cinema compreso).
Questa soluzione comporterebbe il cessare immediato di tutte le tipologie di reato, oltre ad un notevole risparmio per tutti: in termini economici e di risorse umane per il Comune e per le Forze dell’Ordine, per gli abitanti ed i condomini, che finalmente non dovrebbero più mettere mano al portafoglio per rimediare ai continui danni subiti da ignoti.
Gli abitanti del Vicolo della Palla a Corda