Spettabile Redazione,
ci rivolgiamo a Voi perchè siamo ormai stanchi di vivere immersi nel più totale degrado.
Siamo un gruppo di cittadini “colpevoli” soltanto di risiedere in uno degli angoli più caratteristici e suggestivi di Siena: il Vicolo della Palla a Corda.
Nonostante la sua centralità, la posizione “nascosta” e l’impossibilità – per via delle sue dimensioni – di essere transitato da automobili o altri mezzi delle forze dell’ordine lo rendono luogo appetibile per gente poco raccomandabile: abbiamo paura e siamo esausti a causa dei continui danneggiamenti a nostri beni!
Prefetto e Questore hanno immediatamente provveduto a rispondere in forma scritta e a tranquillizzare uno di noi, che a loro si era rivolto per denunciare lo stato di estremo degrado del Vicolo. L’Amministrazione comunale, invece, in ben sei mesi (!!!), non si è degnata neppure di fornire un riscontro ufficiale ad una lettera firmata da un abitante della Palla a Corda, anch’egli letteralmente disperato.”
Il Vicolo, nonostante la vicinanza a luoghi estremamente transitati, appare visibilmente deteriorato da ignominiosi atti vandalici (cassette postali, gronde e tubazioni piegati a calci e a pugni, scritte e disegni indelebili, graffiti e bruciature sui muri dei palazzi, ma anche su porte, campanelli, scalini, saracinesche, sportelli …) e di grave inciviltà (escrementi ed urina umani, chiazze di vomito, rifiuti vari lasciati a terra, sugli scalini di accesso alle abitazioni o, addirittura, gettati, con disprezzo, al di là delle inferriate di sicurezza alle finestre).
Inoltre, è diventato luogo usuale di spaccio, di ritrovo e di bivacco per extracomunitari, nonché per giovani scalmanati e perdigiorno, intenti a bere, a fumare e ad imbrattare tutto ciò che riescono a raggiungere, soprattutto se “nuovo” o risistemato di fresco.
I danneggiamenti riguardano proprietà private e condominiali, perfino la zona sottostante ad un tabernacolo e l’accesso ad alcuni locali della Contrada del Drago, che lì ha la sua stalla.
All’imbrunire si trasforma nel “Bronx”: musica a tutto volume, urla e schiamazzi, risse, minacce dirette a chi si trova a transitare, alcool, fumo e quanto altro ne consegue.
Un’illuminazione non sufficiente (solo quattro lampioni nel tratto di Vicolo più lungo), poi, lascia zone in “ombra”, adattissime per appartarsi o per compiere, con maggiore tranquillità, gli atti sopra ricordati.
Ma non si tratta soltanto di decoro urbano, di igiene e di tutela dei beni privati o condominiali. Siamo di fronte ad un grave problema di sicurezza e di ordine pubblico che deve essere risolto, una volta per tutte.
Cosa aspettano le autorità competenti, che ci scappi il morto (non sarebbe il primo caso, in Italia, a seguito di reiterate denunce)? O che venga praticata violenza su qualche indifeso passante?
Noi non ci stiamo. E non ci arrenderemo, fin quando non verrà ristabilita la “normalità”.
Recuperiamo questo vero e proprio “gioiello”, questa incantevole porzione di città, fotografata volentieri dai turisti e riprodotta sovente in filmati, guide, stampe e cartoline.
L’Amministrazione comunale invia, quasi quotidianamente, gli operatori ecologici a pulire e a disinfettare, ma non basta. Occorre prevenire: confidiamo, pertanto, in una maggiore sorveglianza nell’arco della giornata e della notte, se necessario anche per mezzo di telecamere, un tempo già installate. Adeguate misure di controllo, sì, ma anche di repressione.
Altrimenti, meglio la chiusura definitiva del Vicolo stesso, con accesso garantito solo per chi vi abita: come dire, a mali estremi, estremi rimedi!
Nel ringraziarVi per lo spazio che vorrete concederci tra le pagine del Vostro quotidiano, porgiamo distinti saluti.
Gli abitanti del Vicolo della Palla a Corda