All'incontro promosso dal sindaco di Firenze il coordinamento della Federazione Civica Toscana non ha avuto spazio per esprimersi
Riceviamo e pubblichiamo da Alessio Berni, del coordinamento della Federazione Civica Toscana e consigliere comunale per la lista LiberaMente a Poggibonsi
PROVINCIA. “A nome del coordinamento della Federazine Civica Toscana, movimento che è composto da 42 liste civiche apartitiche e che coinvolge oltre 200 consiglieri comunali, avevo chiesto di poter intervenire per portare un contributo all’inconro promosso da Renzi a Firenze. La richiesta l’avevo avanzata personalmente gia sabato mattina (30 ottobre) di buon ora e dopo le rassicurazioni ricevute alla reception, mi sarei aspettato quanto meno un contatto dalla segreteria come garantitomi dai responsabili del desk, ma invece trascorso tutto il Big Ben, nessun colpo è gunto ai miei recapiti. Forse noi delle liste civiche non stiamo molto simpatici a Renzi,. E pensare, che proprio lui aveva usato lo stratagemma di candidarsi alle ammnistrative anche con una lista definita civica, quando civica non era. Duole prendere atto, che al di la delle rassicurazioni fatte dal “buon” Matteo in apertura del Big Ben, dove precisava, che si sarebbe trattato di un’iniziativa senza veri e propri interventi programmati, ma anzi con partecipazione aperta al pubblico, il tutto si è svolto invece con una programmazione svizzera smentendo nei fatti ciò che lui stesso aveva garantito. Si è visto infatti transitare sul palco molti dei soliti riconosciuti e referenziati personaggi della Politica tradzionale, lasciando da parte invece, coloro che come cittadini comuni, per di più anche impegnati politicamente, volevano apportare un contributo all’incontro”.
“Peccato che Renzi non abbia accettato il messaggio di coloro che volontariamente sono in politica proprio per portare quel rinnovamento che lui stesso tanto auspica e decanta, ma che evidentemente poi non intende concretizzare, altrimenti 5 minuti li avrebbe riservati anche a me, o a chi come me intendeva far capire quanto è significativa l’esperienza che valorizza il civismo reale in Italia, oltre a quel partitismo che pare interessi sempre meno alle fazioni giovanili, ma invece faccia contrastare lo stesso Renzi con i Dinosauri della Politica.
Mi auguro che Renzi in occasione delle sue prossime fermate alle stazioni d’Italia, si ricordi in concreto di ascoltare anche la gente comune, che probabilmente parla meno politichese, ma vive la politica nella maniera più nobile che esista, cioè dal punto di vista Civico, dal latino civis, cittadino”.