QUERCEGROSSA. I genitori dei bambini frequentanti la Scuola materna ed elementare di Quercegrossa, venuti a conoscenza del fatto che le custodi addette alle pulizie, per conto di una ditta esterna, perderanno quasi certamente il loro posto di lavoro dal prossimo anno scolastico, se non addirittura a partire dall’anno in corso, chiedono garanzie che ciò non accada.
Tra noi genitori e le custodi, come anche tra le custodi e i nostri figli, si è instaurato un forte legame affettivo. Le persone in questione hanno sempre fatto molto di più di quanto previsto dal loro contratto lavorativo. Hanno consolato i nostri figli se ne avevano bisogno, li hanno sorvegliati nei brevi momenti di assenza delle maestre, li hanno accompagnati in bagno se era necessario, hanno giocato con loro. In breve, hanno fatto tutto ciò che potevano, per rendere serena l’esperienza dei nostri figli all’interno della scuola. Per loro perdere il posto di lavoro significherà restare senza uno stipendio, e senza prospettive lavorative. Per noi genitori significherà, invece, la perdita di un servizio che garantiva ai nostri figli la permanenza in un ambiente scolastico pulito e umanamente accogliente. Questa lettera vuole essere, dunque, un mezzo attraverso cui mostrare tutta la nostra solidarietà e la nostra volontà a non rinunciare alla loro presenza dentro la Scuola.
Pertanto chiediamo che il contratto delle persone interessate non venga rescisso e che, al contrario, venga rinnovato, o, eventualmente, che gli anni di servizio prestati all’interno della scuola pubblica vengano riconosciuti ai fini di un eventuale posto di lavoro come personale ATA.
I genitori
Tra noi genitori e le custodi, come anche tra le custodi e i nostri figli, si è instaurato un forte legame affettivo. Le persone in questione hanno sempre fatto molto di più di quanto previsto dal loro contratto lavorativo. Hanno consolato i nostri figli se ne avevano bisogno, li hanno sorvegliati nei brevi momenti di assenza delle maestre, li hanno accompagnati in bagno se era necessario, hanno giocato con loro. In breve, hanno fatto tutto ciò che potevano, per rendere serena l’esperienza dei nostri figli all’interno della scuola. Per loro perdere il posto di lavoro significherà restare senza uno stipendio, e senza prospettive lavorative. Per noi genitori significherà, invece, la perdita di un servizio che garantiva ai nostri figli la permanenza in un ambiente scolastico pulito e umanamente accogliente. Questa lettera vuole essere, dunque, un mezzo attraverso cui mostrare tutta la nostra solidarietà e la nostra volontà a non rinunciare alla loro presenza dentro la Scuola.
Pertanto chiediamo che il contratto delle persone interessate non venga rescisso e che, al contrario, venga rinnovato, o, eventualmente, che gli anni di servizio prestati all’interno della scuola pubblica vengano riconosciuti ai fini di un eventuale posto di lavoro come personale ATA.
I genitori