"L'incarico appare un vero e proprio duplicato del primo cittadino e per alcuni versi anche della giunta"
SIENA. Che l’attuale maggioranza al governo della città fosse effervescente e creativa nel turnover degli sssessori l’abbiamo notato, che dal suo insediamento “il sindaco” ha scelto di avvalersi di note e qualificate professionalità l’abbiamo visto. Tuttavia da cittadini, che guardano con attenzione e dall’esterno il lavoro dell’amministrazione non siamo riusciti a cogliere nessun valore aggiunto nell’azione politica di questa maggioranza. Abbiamo invece avvertito un profondo e “raffinato rinnovamento” nella scelta delle professionalità a cui sono stati affidati ruoli rilevanti per il presente e “il futuro” della Città.
L’ultima perla in ordine di tempo è sorprendente; non si può dire di essere in presenza di una amministrazione priva di fantasia.
L’affido “d’Incarico di Supporto Strategico ed Operativo“, adottato con atto dirigenziale, cosa rappresenta? Per l’ampiezza dei ruoli attribuiti, appare un vero e proprio duplicato del sindaco e per alcuni versi anche della giunta. A quale fine è stato ritenuto utile assegnare un ruolo cosi particolarmente ingombrante per chi deve amministrare la città?
Proprio nel suo esagerato campo di azione, riteniamo questo atto politicamente grave, perché introduce un ruolo non proprio chiaro nell’ordinario agire di tutta la giunta e dell’amministrazione comunale.
E’ una novità. Certamente frutto di una scelta consapevole, maturata nelle stanze vicine al sindaco. Se è così, viene da chiedersi: quale è la guida politica al Comune di Siena? Se è il sindaco in tandem con l’esperto, dove è la maggioranza?
Viene naturale pensare, se “l’atto dirigenziale”, è voluto dalla maggioranza significa una sostanziale sfiducia al sindaco, dal momento che l’ampiezza del ruolo, deborda su tutte le attività tipiche del primo cittadino. Nel caso contrario è il sindaco che non riconosce più il ruolo che dovrebbe avere la sua maggioranza del Consiglio. Se ancora esiste.
Sergio Betti, presidente dell’Associazione Prospettive