SIENA. Successivamente all’entrata in vigore della riforma del titolo V, introdotta con la legge costituzionale n.3 del 18/10/2001 alcune Regioni hanno approvato leggi concernenti la caccia – tra le quali la Toscana – settore questo, particolarmente idoneo per soppesare l’impatto della modifica alla Carta Costituzionale sulle ripartizioni delle competenze tra Stato e Regioni.Molte sono state, e permangono tuttora, le motivazioni in materia, che danno luogo a contenziosi derivanti dall’orientamento della Corte Costituzionale che riconosce limiti alla competenza regionale, mentre: la Commissione Ambiente del Senato ha iniziato la discussione delle modifiche da apportare alla legge quadro n° 157 /1992 al fine di dirimere le controversie derivanti dal conflitto di attribuzioni e competenze; la Regione Toscana sta predisponendo ulteriori modifiche alle propria normativa in materia di caccia; la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) sta assumendo particolare rilevanza come forza vincolante delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo negli ordinamenti nazionali; e, per quanto attiene alla caccia, il Tribunale europeo di Strasburgo, ha emesso il 29.4.99 una sentenza favorevole alla tutela dei diritti dei proprietari dei terreni. Abbiamo ritenuto necessario tratteggiare questo sinottico (se pur minimale) quadro di attività legislative attinenti alla caccia, per confermare ulteriormente la necessità e l’urgenza dei nostri interventi e la richiesta d’incontro con l’assessore Galletti.Incontro avvenuto il giorno 1° u.s., e da noi valutato positivamente per la disponibilità mostrata dall’Assessore alle politiche faunistiche della nostra provincia, nell’esaminare con la delegazione del coordinamento comunale FI-PDL la proposta da noi formulata, concernente la gestione faunistica e venatoria del cinghiale nella provincia di Siena, i cui punti salienti sono: mettere in atto tutte quelle misure capaci di determinare un reale controllo della proliferazione del cinghiale compatibile con i sistemi agro forestali dei territori; disciplinare, attraverso una più rigida sorveglianza e una legislazione più efficace, il comportamento delle squadre dei cacciatori; armonizzare le esigenze venatorie con l’esercizio del diritto dei proprietari nei loro terreni. A questo incontro altri ne seguiranno per ulteriori approfondimenti (ed eventuali individuazioni di obiettivi condivisibili), propedeutici per un confronto più ampio in ambito regionale, nella logica differenziazione dei ruoli. Forza Italia – Popolo della LibertàCoordinamento Comunale – Siena