VALDELSA. Ormai da tempo, notiamo con grande rammarico, che alcune associazioni Pro Loco si prestano ad essere politicamente strumentalizzate e sembrano servire più per apparire che per fare del bene alla collettività. Le Pro Loco, che si onorano di questo appellativo, si adoperano attivamente per tutta la comunità, senza distinzioni di sorta e senza mai risultare partigiane. In conseguenza a faziosi atteggiamenti assunti, abbiamo visto allontanarsi molte figure di riferimento che hanno caratterizzato queste associazioni e in alcuni casi abbiamo assistito alla definitiva chiusura delle attività associative, che rappresentavano in concreto una reale opportunità per il territorio.
Il problema è da ricondurre ad una eccessiva parzialità di natura politica, che in alcune associazioni Pro Loco si sta manifestando in maniera sistematica, spregiudicata e estremamente palese.
L’esempio più lampante, che conferma la regola della ingerenza politica all’interno delle Pro Loco, è la presidenza della Pro Loco Poggibonsi affidata a Gabriele Rizzo, che risulta essere anche attuale segretario del Partito democratico di Poggibonsi.
Dal momento in cui un presidente viene nominato a guidare una Pro Loco non dovrebbe assumere cariche politiche, invece in barba a questa “etichetta comportamentale”, Gabriele Rizzo, ha confermato la volontà di macchiare partiticamente un’associazione che rappresenta invece un’intera comunità.
Un presidente, che è anche segretario di un partito, segna inevitabilmente un’associazione come una associazione di parte. Chiediamo e speriamo che Gabriele Rizzo, in risposta a questa lettera aperta, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini poggibonsesi e onorando quanto scritto nello statuto stesso delle Pro Loco, rassegni le immediate dimissioni dalla carica di Segretario del Partito Democratico oppure rimetta immediatamente il mandato di presidente al suo vice o ancor meglio nelle mani della città.
Siamo certi che solo dopo una precisa presa di posizione anche del presidente Rizzo e la definitiva fuoriuscita della politica dall’interno di questa nobile associazione, si potrà vedere di nuovo una contesto partecipato apolitico e apartitico come una reale PRO LOCO deve essere,
Se l’ingerenza politica continuerà a persistere nei contesti associativi, si confermerà una precisa volontà di sfruttare certe circostanze per altri fini ed altri scopi, diversamente, la fuoriuscita delle rappresentanze partitiche dall’interno dei consigli direttivi, confermerebbe che esiste ancora la volontà istituzionale di rendere merito a queste nobili associazioni, che tanto hanno fatto e tanto possano continuare a fare per tutto il territorio.
Il problema è da ricondurre ad una eccessiva parzialità di natura politica, che in alcune associazioni Pro Loco si sta manifestando in maniera sistematica, spregiudicata e estremamente palese.
L’esempio più lampante, che conferma la regola della ingerenza politica all’interno delle Pro Loco, è la presidenza della Pro Loco Poggibonsi affidata a Gabriele Rizzo, che risulta essere anche attuale segretario del Partito democratico di Poggibonsi.
Dal momento in cui un presidente viene nominato a guidare una Pro Loco non dovrebbe assumere cariche politiche, invece in barba a questa “etichetta comportamentale”, Gabriele Rizzo, ha confermato la volontà di macchiare partiticamente un’associazione che rappresenta invece un’intera comunità.
Un presidente, che è anche segretario di un partito, segna inevitabilmente un’associazione come una associazione di parte. Chiediamo e speriamo che Gabriele Rizzo, in risposta a questa lettera aperta, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini poggibonsesi e onorando quanto scritto nello statuto stesso delle Pro Loco, rassegni le immediate dimissioni dalla carica di Segretario del Partito Democratico oppure rimetta immediatamente il mandato di presidente al suo vice o ancor meglio nelle mani della città.
Siamo certi che solo dopo una precisa presa di posizione anche del presidente Rizzo e la definitiva fuoriuscita della politica dall’interno di questa nobile associazione, si potrà vedere di nuovo una contesto partecipato apolitico e apartitico come una reale PRO LOCO deve essere,
Se l’ingerenza politica continuerà a persistere nei contesti associativi, si confermerà una precisa volontà di sfruttare certe circostanze per altri fini ed altri scopi, diversamente, la fuoriuscita delle rappresentanze partitiche dall’interno dei consigli direttivi, confermerebbe che esiste ancora la volontà istituzionale di rendere merito a queste nobili associazioni, che tanto hanno fatto e tanto possano continuare a fare per tutto il territorio.
Patrizia Ciocchi
presidente Pro Loco Valdelsa