Biasutti: "Ogni invito alla pace viene sistematicamente tacitato"
SIENA. Chiedo ospitalità a ilcittadinoonline per condividere un punto d’attenzione sul tema della pace.
È un tema che sta a cuore a tutti – do per scontato che sia così: è così -, ma sono convinta che tutti noi cittadini d’Europa diamo per altrettanto scontato che la pace sia ovvia, che sia una condizione naturale per ciascuno di noi, nei nostri paesi così piacevolmente diversi l’uno dagli altri – architetture, usanze, storia, paesaggi … – così ferocemente competitivi, ma tutto sommato sempre complici, pensando alle nostre radici comuni, pur se vissute con sguardi diversi.
Purtroppo questa visione in cui siamo cresciuti (o invecchiati) rischia di crollare all’improvviso, insieme ai nostri campanili che potrebbero, nel prossimo futuro, essere bombardati.
Oggi ho letto nell’occhiello di un quotidiano che bisogna “abituare i cittadini europei all’idea della guerra”. È l’ennesimo avvertimento che colgo leggendo quotidianamente una rassegna stampa e un po’ di giornali da tutta Europa.
Non sto ad analizzare, qui e ora, il percorso che ha portato capi di stato e vertici europei a questo punto, né mi curo di analisi e critiche.
Sono solo consapevole che i cittadini europei non sono affatto inclini ad armarsi, andare al fronte, uccidere e farsi ammazzare.
Osservo però che ogni invito alla pace viene sistematicamente tacitato, e chi osa farlo viene ridicolizzato o accusato di tradimento.
Io so solo che chi chiama alla guerra non ci andrà, né manderà i propri figli a morire per … per?
Saranno i figli dei poveri a morire, per obiettivi di altri superpotenti.
Ho aderito a assembleaperlapace@gmail.com per paura della guerra, e soprattutto per segnalare il mio desiderio di pace.
Ho scritto al cittadinoonline perché credo che noi cittadini dobbiamo far conoscere il nostro pensiero, in un momento in cui i governi e l’Europa sembrano avere solo pensieri di guerra.
Silvana Biasutti
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