SIENA. L’attivo provinciale unitario del Partito della Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani si è riunito in data 30 gennaio 2009 a Buonconvento per analizzare la situazione politica del paese, le prospettive della sinistra e la fase elettorale che si sta aprendo per il rinnovo delle assemblee elettive degli Enti Locali.
Gli iscritti e i militanti dei due partiti esprimono innanzitutto enorme preoccupazione per la crisi sociale che si sta abbattendo sul paese, che, se non governata con politiche attente e coraggiose, sarà pagata interamente dai lavoratori e dalle lavoratrici e anche dalla c.d. classe media. La crisi si inquadra in un contesto caratterizzato, non a caso, da un lento declino a destra dell’intero asse parlamentare. Ci sono molti indizi che confermano quanto espresso: la mediazione indecente che alcune parti del PD hanno promosso nei confronti della Lega per approvare la riforma sul federalismo fiscale al Senato, il dialogo costante tra PdL e PD sulla Giustizia e sulla modifica della legge elettorale per l’Europee con l’introduzione dello sbarramento al 4%.
Alcune di queste riforme rischiano di essere così devastanti da far ritenere che sia in pericolo ed in discussione anche gli stessi elementi fondanti della nostra democrazia come la divisione dei poteri e il diritto alla rappresentanza.
In questo quadro generale si inserisce in ultimo quella questione morale che caratterizzò la politica berlingueriana e del Partito Comunista. Oggi torna sotto aspetti che risultavano inediti. Oggi quella questione tocca e coinvolge quel partito che fino ad ieri, anche se timidamente, riteneva di essere la continuazione di quella storia: il PD.
Accanto alla politica nazionale occorre aprire una seria riflessione sulle questioni locali. In questi ultimi anni, grazie anche all’apporto dei Comunisti e delle forze della sinistra, sono state introdotte, anche se in modo del tutto insufficienti, alcuni elementi di tutela del territorio e dei cittadini e dei lavoratori. Oggi occorre spingere per aumentare quelle forme di tutela che creano un reale sviluppo del territorio unitamente a forme avanzate di giustizia sociale.
Devono essere quindi introdotti nei prossimi programmi amministrativi questi elementi senza ombre di ambiguità. Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani, si batteranno per la difesa del territorio contro forme di speculazione devastante che hanno caratterizzate anche alcune parti della nostra provincia; per politiche tese a soddisfare il diritto alla casa intervenendo anche con politiche di calmieramento degli affitti; per la ripubblicizzazione dell’acqua quale bene comune indisponibile; lo sviluppo e la gestione pubblica dei servizi che dovranno essere accessibili e universali; una mobilità adeguata alle esigenze del territorio rafforzando il servizio pubblico su gomma e su ferro, chiarendo una volta per tutte che il progetto di ampliamento dell’aeroporto Ampugnano risponde a logiche clientelari e di parte, dannose per il territorio e anche per il suo sviluppo; per la difesa del carattere pubblico delle due nostre Università; per un rilancio vero delle politiche culturali e turistiche del nostro territorio. Occorre poi farsi promotori di una forte azione anche di sviluppo, innovazione tecnologica e produzione di energie rinnovabili. I gravi ritardi accumulati fino ad oggi nell’affrontare la crisi strutturale di Chianciano che investe tutto il territorio circostante, potranno essere recuperati attraverso investimenti mirati al rilancio del termalismo basato sulla centralità delle cura idropinica ed attraverso il coinvolgimento della Sanità pubblica, dell’Università di Siena e dell’Assessorato regionale alla Salute per l’attuazione di quanto previsto dalla Legge 323 del 2000. Sul piano della sicurezza sociale il bando della fondazione MPS deve essere occasione per cercare di creare e rafforzare quelle forme di sostegno al lavoratore che perde il posto di lavoro e vede tragicamente diminuire, od annullare la propria capacità di reddito. Ritengono che gli enti locali debbano predisporre progetti per mettere in condizione quei lavoratori, precari o meno, che oggi non posso accedere agli istituti in essere, di avere garantita una protezione sociale, insieme a progetti per creare occasioni di lavoro socialmente utili a partire delle manutenzioni del patrimonio pubblico in senso più generale.
I Comunisti senesi decidono di procedere unitariamente all’apertura di un percorso programmatico, un cantiere, con tutte le forze della sinistra e di movimento, in grado di raccogliere tutte le energie di lotta e passione politica che negli anni si sono espresse, a volte anche in modo conflittuale, a sostegno dei principi di giustizia, di democrazia e partecipazione, per modificare strutturalmente il modello di sviluppo che, nonostante tutto, ha caratterizzato anche il nostro territorio. È a partire da questi metodi e contenuti programmatici che potrà avvenire il confronto con le forze che si identificano nel centrosinistra.
E’ così che l’attivo provinciale unitario del Partito della Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani ritiene di dare il suo contributo al processo di confronto a sinistra. Non proproniamo la rovinosa e senza passioni esperienza de “la sinistra-l’arcobaleno”. Vogliamo invece procedere sul terreno dell’iniziativa unitaria dal basso, partendo dai bisogni e dai problemi della gente, con un lavoro di ascolto e di iniziativa. I comunisti senesi metteranno a disposizione di tutti e tutte la propria azione e la propria energia ed attraverso un lavoro comune decidono di garantire fin da ora la presenza dei comunisti alle prossime elezioni amministrative provinciali e comunali.
Il Partito della Rifondazione Comunista – Siena
Il Partito dei Comunisti Italiani – Siena