Le opere contemporanee disseminate qua e là piacciono e non piacciono
SIENA. L’arte contemporanea esiste eccome, ma com’è ovvio l’opera bella è quella che resta, che inaugura una strada, che esprime un momento, come avvenne per il taglio di Fontana, la novità che scuote positivamente…pensate a Caravaggio se non fece scandalo!
Agathos ai Magazzini del Sale era interessante come il Medaglione della Rigacci…Andate al Marini di Firenze! Ieri era aperto gratis, tra l’altro, ma anche il museo del Novecento, sempre a Firenze, è interessante. Altra cosa è dire che ‘piace’ maggiormente quella antica, quella medievale o ‘moderna’ barocca…ultralegittimo: lì la selezione tra il bello e il brutto è stato fatto dai secoli, furti e incendi compresi anche, ahimè.
Oggi è in divenire, è un fatto di massa (perché no?) partono in mille e ne arriva uno, e chi fa quelli che il Tempo riconoscerà ‘troiai’ per ora può circolare liberamente e raccattare anche applausi e quattrini, oggi.Si vedrà sui tempi lunghi che ‘investimento’ creativo ha fatto questo o quello.
Su Siena (mentre non ho difficoltà a dire che il sorriso di Clet francamente non è stato molto in sintonia con la Prima Grande Prescrizione per la Casta), il discorso è:
– cosa rimane di questi giornate fatte con il milione della CIC? I legami intrecciati o rafforzati sono stati richiesti dal Tavolo degli artisti raccolti da Vedovelli? Pensano loro (artisti senesi, alcuni a Pescaia e Isola) che siamo al modo giusto di procedere per aprire ANCHE al gusto contemporaneo la città e aggiungere qualcosa di serio al tantissimo già esistente e NON valorizzato o conosciuto?
– non c’erano altre priorità strettamente culturali per impiegare meglio il milione? Chiese pericolanti, opere da restaurare ecc. non c’erano per cogliere l’occasione di fare il lancio di un’area sottovalutata ad esempio (il S. Pietro dietro Provenzano è sempreun garage?) alla grande, come fa Laboratori fiorentini per il Pavimento del Duomo, l’opera conosciutissima da sempre che però non era arrivata alla ‘massa’?
Non sarà come il milione e passa speso ai tempi di Flores d’Arcais per il BUONGOVERNO e presentato come il toccasana per il futuro di Siena? Avete visto qualcosa Voi, se non il crollo del MPS dopo quella esaltazione del Buongoverno? Io ho la raccolta degli articoli di giornale che esaltavano quelle chiacchierate di cui NON è rimasto NULLA, neppure un articolo su una rivista seria di storia…A Siena in troppi hanno interesse a seppellire la memoria APRENDOSI ALL’ESTERNO…NON LO SONO STATI ANCHE TROPPO LORSIGNORI ‘APERTI’?
In conclusione? Un intervento di Siena Cambia di ieri, se ben ricordo, chiede di CAMBIARE appunto, come lo aveva chiesto il Capogruppo PD in Consiglio a maggio, se ben ricordo, dopo l’avviso di garanzia al Sindaco.
Con le bikes e quest’arte si è ‘cambiato’ in modo all’altezza della crisi?
Io temo di no. Ma per aprire una strada nuova a Siena non sono solo da mettere nel cestino certi Geni, c’è da fare anche proposte.
Io ho un post ‘positivo’ di qualche giorno fa: nessuno degli Amministratori ha risposto. Ma continuerò…e Lorsignori lo sanno. Come continuerò a denunciare che la VIVIBILITA’ DEL CENTRO STORICO E’ MORTIFICATA, CHE I RESIDENTI SONO PERSEGUITATI, MA AVETE VISTO QUANTI MI HANNO AIUTATO? CAMPANINI, GIUSTI, FALORNI, GIORDANO-NERI…NON HO VISTO MOLTI ALTRI pronunciarsi, ma posso aver perso qualcosa…è un tema che Qualcuno non vuol toccare? Perché?
Mario Ascheri