POGGIBONSI. In questi giorni di attesa verso la presentazione delle liste per le elezioni comunali, dopo che sono stati resi noti i nomi dei candidati di PD e lista civica LiberaMente, sembra che l'argomento preferito per le chiacchiere da bar sia quello relativo a chi, nella contesa, vestirà l'ambìta maglia del Popolo della Libertà.
Il pendolo oscilla tra autocandidature, voci senza fondamento e insinuazioni ridicole se non offensive, con l'evidente obiettivo di spiazzare e disperdere un bacino enorme, quello del popolo dei moderati e dei liberali, a vantaggio di forze conservatrici o antipolitiche. Penso sia giusto che a questo punto si ascolti chi è parte in causa, smettendo di parlare alle spalle.
Per questo credo che Scarpelli del PD e Santinelli di Liberamente mi consentiranno di intervenire nel loro scambio di idee con alcune puntualizzazioni in merito alla posizione del PDL in occasione delle prossime elezioni: scrivere, come ha fatto Scarpelli, che il PDL si nasconda dietro alla lista civica, è assolutamente assurdo e privo di fondamento. Evidentemente la sinistra tenta di autoconvincersi per scacciare il suo incubo ricorrente, dopo che negli ultimi cinque anni chi si è nascosto dal PDL è stato proprio il suo partito, cercando di giustificare le scelte disastrose che ha prodotto. Al contrario di quanto scritto dal PD è invece ovvio che il primo partito d'Italia, il più grande partito moderato d'Europa, il partito espressione del governo più attivo e popolare del dopoguerra, non rinuncerà mai a proporre il proprio simbolo di libertà specialmente in una città come quella di Poggibonsi, così male amministrata e bisognosa di un cambiamento netto dopo un sessantennio di dominio della stessa casta delle famiglie rosse.
La proposta politica di Liberamente, a cui va il merito di aver scelto con trasparenza il candidato sindaco e aver presentato il programma con consistente anticipo, è sicuramente condivisibile in alcuni punti ma semplicemente non è la stessa del Popolo della Libertà. Nel programma di Liberamente sono infatti assenti molti dei cavalli di battaglia al centro della nostra attività politica: ad esempio, la lista civica tace su un problema drammatico come quello della sicurezza, esigenza primaria per tutti i cittadini; non si esprime sullo scandalo delle società partecipate che controllano i servizi in regime di monopolio e senza trasparenza nei conti, con tariffe altissime e prestazioni scadenti, e con amministratori di nomina politica e dai compensi scandalosi; non mette in discussione certe vergogne come l'edilizia convenzionata e il Politeama, realtà nelle quali si ruba ai poveri per dare ai ricchi.
Nessuna forza può dirsi davvero riformatrice senza affrontare questi argomenti vitali per la comunità; siamo convinti che prima di presentare un candidato a sindaco sia opportuno ultimare il programma di governo di cui lui per primo dovrà farsi interprete: lasciamo volentieri la propaganda alla sinistra, con la candidata Coccheri che in assenza di un programma scritto può dire tutto e il contrario di tutto, e proseguiamo il nostro percorso di ascolto del popolo, per giungere quanto prima a una base programmatica che sia reale espressione dei bisogni dei poggibonsesi e non di poche famiglie o associazioni privilegiate. Solo alla fine di questa fase renderemo noto il nome del candidato a sindaco del Popolo della Libertà, che risponderà evidentemente a due requisiti: condivisione totale del programma e capacità di metterlo in pratica.
Tutto il resto è noia -come diceva una vecchia canzone- o forse semplice frustrazione e senso d'impotenza di chi si sente scivolare dalle mani un potere tenuto per troppo tempo e negli ultimi anni gestito con un'incapacità dilettantistica. (Nella foto Tommaso Lorenzi)
Tommaso Lorenzi
Annamaria Giorli