![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1288106783968.jpg)
POGGIBONSI. Tema caldo dell’ultimo consiglio comunale di Poggibonsi era la condivisione o meno di un ordine del giorno che impegnava i gruppi politici a non proseguire con un modo di fare, soprattutto su questioni urbanistiche, che aveva caratterizzato la precedente legislatura caratterizzata con forti prese di posizioni, degenerate talvolta anche in scontri personali.
Gli atteggiamenti di poco dialogo, avevano indotto anche gruppi partitici ad avanzare esposti e denunce. Alla luce anche degli ultimi eventi sembra purtroppo che lo scenario si ripresenti e manifesti i soliti problemi esistenti nel passato.
LiberaMente si è chiamata fuori da questo ordine del giorno, che considera un vero e proprio tentativo di addomesticare la politica locale, appiattendo le contrapposizioni tra maggioranza e minoranza.
Non possiamo condividere un accordo tra le parti, quando le parti non hanno volontà di confrontarsi in maniera diretta sulla questione. Vista la delicatezza dell’argomento trattato avevamo chiesto a tutti i gruppi partitici un momento di riflessione politica confrontandoci sull’argomento e cercando di comprenderne le reazioni e le conseguenze che la posizione espressa avrebbe determinato. Invece, senza tante remore la condizione “imposta” è stata: o accettare questa minestra o saltare dalla finestra. Beh stante così la situazione abbiamo preferito oggettivamente restare a guardare proprio dalla finestra quello che succede e che succederà di fronte ad una unione tra maggioranza e opposizione con la nostra sola esclusione.
Indipendentemente da questa mancanza di dialogo, che ripresenta uno scenario già visto in precedenza, precisiamo e ribadiamo con forza che siamo in Consiglio Comunale per volontà dei Cittadini che non si ritrovano in schemi partitici e non intendiamo certo tradire la loro fiducia condividendo scelte preconcette. Invece che puntare il dito alla luna (ovverosia al passato) crediamo che il messaggio che doveva emergere, era quello di far comprendere all’intera collettività, che in seno alla nuova composizione politica, sta maturando un dialogo e un confronto che ci si auspica eviti di degenerare in aspre diatribe caratterizzate da una mancanza di ascolto e che rischia poi di far cercare altre strade a coloro che intendono far valere le proprie ragioni.
Accettando questo “accordo” avremmo precluso la possibilità ai liberi Cittadini di esporre considerazioni, proposte e proteste verso atti dell’Amministrazione Comunale. Questo impegno che è stato votato a maggioranza, è a nostro dire una limitazione delle volontà di tutti coloro che vogliano manifestare direttamente oppure attraverso le forze politiche, il proprio punto di vista. Non possiamo accettare la condizione di non poter presentare una denuncia, piuttosto che una protesta, quando questa è fondata e legittima. Accettare e condividere la posizione espressa dai partiti equivale ad un tentativo di mettere tutti in fila, Normalizzare e chiudere le porte a libere espressioni.
Un’ Amministrazione Comunale, se è tranquilla del proprio operato, non ha bisogno di ricevere un impegno politico affinché si eviti di avanzare perplessità o denunciare anomalie. Se l’Amministrazione Comunale è serena del proprio operato non teme né ispezioni né controlli, il Comune deve essere ben lieto di sentirsi osservato e monitorato sia dai Cittadini sia dagli Organi preposti ai controlli.
Ci auguriamo che questo “accordo” voluto dai partiti rappresenti la giusta presa di posizione, ma già allo stato attuale e anche in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, sembra che ombre e errori amministrativi si stiano nuovamente perpetrando e allora viene da chiedersi a chi spetterà il DOVERE di denunciare anomalie e irregolarità? Noi siamo tranquilli di poterlo fare, consapevoli anche, di rimanere e interpretare l’unica reale espressione dell’opposizione. Chissà invece se coloro che hanno sancito tale intesa troveranno la dignità di denunciare evidenti anomalie?
LiberaMente