POGGIBONSI. Uno degli ultimi atti che l’ex-sindaco Rugi ha lasciato in eredità alla città di Poggibonsi è il tentativo di andare a definire l’85 per cento dell’area comunale sotto un vincolo di tutela ambientale, identificando gran parte del territorio quale “Area di pregio”. Tale operazione di fatto limiterebbe in maniera drastica l’utilizzo del territorio e “imprigionerebbe” il nuovo sindaco, la nuova Giunta e il nuovo Consiglio comunale sotto una posizione di tutela, precludendogli di operare scelte che possano portare beneficio all’intera collettività.
Tale scelta politica ed esclusivamente personale, peraltro non pubblicizzata e di difficoltosa interpretazione dalla stragrande maggioranza dei cittadini, non è stata neanche preceduta né da un confronto politico né da determinazioni del consiglio comunale. Una personale decisione, passata quasi in sordina anche durante la campagna elettorale, fatta eccezione di una sommaria disquisizione avvenuta in occasione di un dibattito voluto dai collegi dei Periti Industriali e dei Geometri. Proprio in quella occasione i candidati a Sindaco compresa l’attuale Lucia Coccheri si dichiararono dubbiosi sull’applicazione di tale procedura, perché di fatto avrebbe rappresentato un ostacolo insormontabile per lo sviluppo e l’organizzazione di Poggibonsi. Ci si aspettava quindi una immediata presa di posizione riflessiva nel merito e un riesame politico da discutere nei vari ambiti istituzionali. Invece sembra proprio che la giunta Coccheri abbia deciso di accettare e confermare questa condizione lasciata in eredità dal’ex sindaco Rugi.
La limitazione investirebbe di fatto tutti i fruitori del territorio: sia i comuni cittadini, che si troverebbero intrappolati da una inattesa restrizione che limiterebbe drasticamente la possibilità di edificazioni e ristrutturazioni e che non permetterebbe la sanatoria di vecchie posizioni, sia le imprese costruttrici, che già vertendo in precarie condizioni, finirebbero per precludersi la possibilità di individuare nuove aree edificabili e la realizzazioni anche di lavori di recupero e ristrutturazione, sia il comparto della progettazione locale che finirebbe per strozzarsi dal punto di vista professionale.
L’altra evidenza che oggettivamente balza agli occhi è anche la temporalità con cui questo provvedimento ha avuto inizio. In data 08 aprile l’allora sindaco Rugi (a soli 60 giorni alla conclusione del suo mandato) dà comunicazione di questa rivisitazione urbanistica con la consapevolezza di non poterla personalmente applicare dovendo lasciare a distanza di giorni la propria carica istituzionale. Un atteggiamento impositorio, nel tentativo di lasciare un segno tangibile e indelebile dal punto di vista di indirizzo politico, anche al suo successore.
Se come annunciato dall’attuale sindaco in primis, esiste la concreta volontà di agevolare un percorso di sviluppo, crescita e rilancio del sistema economico locale, questo atto deve essere rivisto nella sua totalità, pena la semiparalisi del comparto edilizio e l’immobilismo dei residenti verso una sviluppo territoriale. La nuova Giunta, capitanata da Lucia Coccheri, sarà certamente consapevole di cosa produrrebbe tale atto d’imperio e ci auguriamo che la sua proverbiale professionalità si adoperi per garantire le sorti del nostro comprensorio.
Ci auguriamo inoltre che da parte di tutte le forze politiche ci sia un attenta riflessione sulla delicata questione, che determinerebbe a nostro dire serie limitazioni di sviluppo per il nostro territorio che già verte in condizioni precarie condizioni di sviluppo. Siamo comunque consapevoli che anche le nostre osservazioni avanzate unitamente a quelle presentate da più parti, trovino esaustive risposte finalizzate a bloccare questo iter che di fatto si tradurrebbe in una scomoda eredità politica per tutta la città.
Al riguardo LiberaMente interverrà in consiglio comunale proprio per capire lo spirito, l’atteggiamento e le eventuali correzioni che l’attuale Giunta vorrà porre in merito a questo provvedimento, che rappresenterebbe una scomoda circostanza per tutto il comprensorio e per il relativo sviluppo.
Il direttivo di LiberaMente
Tale scelta politica ed esclusivamente personale, peraltro non pubblicizzata e di difficoltosa interpretazione dalla stragrande maggioranza dei cittadini, non è stata neanche preceduta né da un confronto politico né da determinazioni del consiglio comunale. Una personale decisione, passata quasi in sordina anche durante la campagna elettorale, fatta eccezione di una sommaria disquisizione avvenuta in occasione di un dibattito voluto dai collegi dei Periti Industriali e dei Geometri. Proprio in quella occasione i candidati a Sindaco compresa l’attuale Lucia Coccheri si dichiararono dubbiosi sull’applicazione di tale procedura, perché di fatto avrebbe rappresentato un ostacolo insormontabile per lo sviluppo e l’organizzazione di Poggibonsi. Ci si aspettava quindi una immediata presa di posizione riflessiva nel merito e un riesame politico da discutere nei vari ambiti istituzionali. Invece sembra proprio che la giunta Coccheri abbia deciso di accettare e confermare questa condizione lasciata in eredità dal’ex sindaco Rugi.
La limitazione investirebbe di fatto tutti i fruitori del territorio: sia i comuni cittadini, che si troverebbero intrappolati da una inattesa restrizione che limiterebbe drasticamente la possibilità di edificazioni e ristrutturazioni e che non permetterebbe la sanatoria di vecchie posizioni, sia le imprese costruttrici, che già vertendo in precarie condizioni, finirebbero per precludersi la possibilità di individuare nuove aree edificabili e la realizzazioni anche di lavori di recupero e ristrutturazione, sia il comparto della progettazione locale che finirebbe per strozzarsi dal punto di vista professionale.
L’altra evidenza che oggettivamente balza agli occhi è anche la temporalità con cui questo provvedimento ha avuto inizio. In data 08 aprile l’allora sindaco Rugi (a soli 60 giorni alla conclusione del suo mandato) dà comunicazione di questa rivisitazione urbanistica con la consapevolezza di non poterla personalmente applicare dovendo lasciare a distanza di giorni la propria carica istituzionale. Un atteggiamento impositorio, nel tentativo di lasciare un segno tangibile e indelebile dal punto di vista di indirizzo politico, anche al suo successore.
Se come annunciato dall’attuale sindaco in primis, esiste la concreta volontà di agevolare un percorso di sviluppo, crescita e rilancio del sistema economico locale, questo atto deve essere rivisto nella sua totalità, pena la semiparalisi del comparto edilizio e l’immobilismo dei residenti verso una sviluppo territoriale. La nuova Giunta, capitanata da Lucia Coccheri, sarà certamente consapevole di cosa produrrebbe tale atto d’imperio e ci auguriamo che la sua proverbiale professionalità si adoperi per garantire le sorti del nostro comprensorio.
Ci auguriamo inoltre che da parte di tutte le forze politiche ci sia un attenta riflessione sulla delicata questione, che determinerebbe a nostro dire serie limitazioni di sviluppo per il nostro territorio che già verte in condizioni precarie condizioni di sviluppo. Siamo comunque consapevoli che anche le nostre osservazioni avanzate unitamente a quelle presentate da più parti, trovino esaustive risposte finalizzate a bloccare questo iter che di fatto si tradurrebbe in una scomoda eredità politica per tutta la città.
Al riguardo LiberaMente interverrà in consiglio comunale proprio per capire lo spirito, l’atteggiamento e le eventuali correzioni che l’attuale Giunta vorrà porre in merito a questo provvedimento, che rappresenterebbe una scomoda circostanza per tutto il comprensorio e per il relativo sviluppo.
Il direttivo di LiberaMente