L'associazione affronta ad ampio spettro tutta la vicenda inerente l'edilizia a Siena
Dall’Associazione Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo
SIENA. La sentenza del TAR sulla Cittadella dello Sport e le recenti dichiarazioni, alcune anche banali e strumentali, sul futuro edilizio di Siena meritano un commento.
Per prima cosa ci dichiariamo stupiti dal comunicato del presidente CNA Parodi sulla crisi dell’edilizia, non tanto per il contenuto, che richiama questioni condivisibili e da noi poste più volte, quanto nella pretesa di voler criticare oggi quanto è stato sempre condiviso ieri. Ma dov’era la CNA negli ultimi 10 anni? Dove era quando venivano approvate inopportune varianti, e la giunta Cenni metteva in atto un Piano strutturale insensato? Non abbiamo mai sentito la sua voce, ma solo quella di pochi oppositori che denunciavano le tante scelte scellerate che hanno portato alla devastazione del nostro territorio. Ora che i cittadini stanno acquisendo consapevolezza di quanto è accaduto appare patetico il tentativo di smarcarsi da parte di chi ha accettato tutto, senza mai mettere in discussione i padroni del vapore, cosa che sta succedendo anche in altre scottanti questioni come la Fondazione, il MPS, la Sanità, e via dicendo.
In questo contesto è stata resa nota la sentenza del TAR in merito ad un’altra scelta urbanistica errata, la Cittadella dello Sport, che certifica l’ennesimo fallimento della Giunta Cenni e del “partitone” che ha governato Siena dal dopoguerra; un fallimento che rischia di rivelarsi molto costoso per la Comunità. Questa vicenda a suo tempo fu oggetto di una strenua battaglia di una parte dell’opposizione e delle associazioni ambientaliste, ma tutta la maggioranza compatta sostenne con ostinazione questo progetto costoso ed improbabile, fortissimamente voluto dal sindaco Cenni e dall’assessore Minuti. Il risultato è stata una spesa di circa 2,5 milioni di euro per studi di progettazione buttati nel secchio della spazzatura ed oggi una condanna a risarcire un ulteriore milione di euro.
Non riteniamo giusto che questa somma possa gravare sui cittadini, e pertanto chiediamo di procedere ad un preciso accertamento delle responsabilità; su questo punto diamo mandato ad Enrico Tucci di agire in tutte le sedi.
Quello che più ci stupisce è constatare che alcuni dei protagonisti di questa, e altre simili vicende, si ritrovano oggi in liste civiche, alcune ingannevoli, raccolte nel cosiddetto Baricentro Civico, che senza alcuna remora si permettono di esprimere severi giudizi sulla politica urbanistica di Siena. Ci chiediamo come possano condividere un percorso politico con questi personaggi, alcuni esponenti delle vecchie Liste Civiche Senesi che, insieme a noi, furono fieri oppositori di queste speculazioni e degli inciuci della scorsa maggioranza.
Ci sia consentito ricordare quanto da noi segnalato al commissario Laudanna in un incontro dello scorso settembre in tema di Urbanistica “c’è la necessità di intervenire per risollevare un settore edilizio in piena crisi, sia a livello di imprese che di professionisti. E’ necessario rimettere le mani su un Regolamento Urbanistico scandaloso, che ha bloccato anche le piccole ristrutturazioni familiari, uniche risorse certe in questo momento di crisi. Ci sono inoltre numerose ricorsi al TAR che il Comune potrebbe risolvere con transazioni bonarie, evitando spese legali quasi certe e eventuali sanzioni.”.
Ci auguriamo che i cittadini senesi sappiano trarre le dovute conclusioni da queste vicende e consapevolmente sostengano il nostro sforzo di rinnovamento delle Istituzioni.