Gli interventi del sig. Ursini e del Sindaco di Castelnuovo Berardenga Bozzi, sulla ipotizzata e discutibile vendita della Certosa di Pontignano, aprono un flebile squarcio nella cappa di piombo presente a Siena.
Pur ritenendo gli interventi un po’ tardivi e non completi, soprattutto sui motivi e sulle responsabilità del “disastro Università”, che hanno portato a questa dolorosa scelta, vogliamo apprezzare questo “risveglio”.
Evidenziamo però al sig. Ursini che il rimedio da lui ipotizzato, ovvero la destinazione della Certosa a struttura ricettiva, pur apprezzabile, non sembra adeguato alla soluzione del problema, in quanto il progetto, anche se messo in atto e funzionante, non ha la capacità di risolvere le immediate necessità del nostro ateneo. La possibilità, come già detto più volte dalla nostra Associazione, potrebbe essere quella di trasferire alla Fondazione MPS, l’impegno di intervenire per non far perdere al nostro territorio la proprietà questo prestigioso immobile (acquisito ca. 50 anni fa), studiando l’eventuale attivazione del progetto suggerito dal sig. Ursini.
Non capiamo perché questa operazione non venga in qualche modo imposta dal Comune e dalla Provincia di Siena, nominanti la maggioranza dei consiglieri della Fondazione MPS, nel prioritario interesse di salvaguardia del nostro Ateneo e, soprattutto, dei suoi dipendenti.
A questo invito potrebbe associarsi il Sindaco Bozzi, facendo le giuste pressioni sui suoi compagni del PD, tra i quali potrà trovare sia i protagonisti del dissesto dell’Università (e chi sembra ancora non volere l’individuazione delle precise responsabilità), sia i protagonisti del completo fallimento del “sistema Siena” di matrice PD, soprattutto riguardo ai ca. 1.100 milioni di Euro erogati (male) dalla Fondazione MPS negli ultimi anni che, alla luce dell’attuale generale crisi del territorio e delle sue Istituzioni, dimostrano con chiarezza i censurabili criteri di gestione e l’inadeguatezza dei vari Amministratori, sia delle Amministrazioni pubbliche che dei vari Enti da queste controllati.
Associazione culturale Pietraserena