"I politici locali, meno attenti al bene comune, più interessati a ritorni di immagine, hanno privilegiato strade diverse"
Riceviamo e pubblichiamo dall’Associazione Pietra Serena.
SIENA. Abbiamo letto con molta attenzione l’editoriale del quotidiano La Nazione, a firma Strambi, di domenica 12 giugno, a proposito dell’intervento del Prefetto circa la manutenzione degli edifici storici di Siena.
Pur pensando che il Dr. Strambi sia sufficientemente informato sulle vicende Senesi, vogliamo ricordare a lui, e a tutti, che fino a qualche tempo fa la nostra Città ha avuto uno straordinario strumento a propria disposizione che ha consentito con estrema puntualità, e anche facilità, questo tipo di interventi: la Legge Speciale per Siena.
In più di un’occasione la nostra Associazione, insieme a pochi altri, ha fatto presente la grave perdita che si è verificata quando i Governi centrali, sia di destra che di sinistra, non hanno proceduto a rinnovare questa importante, e storica, legge, che Siena era riuscita ad ottenere mediante l’opera di suoi illustri Cittadini, anche diversi per ideologia politica, ma uniti nell’interesse superiore della loro Comunità.
Gli attuali politici locali, che sembrano meno attenti al bene comune, ma molto più interessati a tornaconti e ritorni di immagine personali, hanno privilegiato strade del tutto diverse; sono quindi andati alla ricerca di nuovi “effetti speciali” e hanno rivolto la loro attenzione ad altre situazioni, probabilmente più “di moda” ma meno riferibili alla peculiarità e alla straordinarietà della nostra Città..
Alla luce dei tanti, troppi, avvenimenti che riguardano il degrado a cui è stato portato il nostro patrimonio artistico e architettonico, sembra che ora non siamo più gli unici a chiederci come rimediare a questa carenza, e se sia valsa la pena rinunciare alle straordinarie finalità della Legge Speciale per Siena, che per anni ha consentito enormi facilitazioni nella necessaria manutenzione di beni così delicati e preziosi, per privilegiare settori di minor rilevanza storica e culturale, ma forse più funzionali a una visibilità a tutti i costi e a “mettere la propria bandierina politica”.
In questo senso siamo a chiederci se, oltre a Siena, anche le Contrade abbiano avuto un vero beneficio a “barattare” una Legge Speciale preziosa, e come vediamo, indispensabile per la tutela di tutto il Centro Storico, primario humus delle stesse Contrade, con una Legge Salvacontrade che, a nostro avviso, non ha portato quei risultati che tutti si aspettavano; dubbio che sembra però confermato anche dal nuovo Sindaco Ceccuzzi, depositario di una nuova proposta di legge, questa volta ad hoc per la nostra Festa e non più inquinata da altri tipi di eventi, con un testo che ricalca molto fedelmente quello presentato da un comitato cittadino del quale ha fatto parte la nostra Associazione, e che finisce per dare ragione a chi, come noi, oltre ad avere strenuamente sostenuto questo tipo di unicità, ha sempre auspicato che un provvedimento di questo tipo dovesse essere sostenuto dagli stessi principi di trasversalità e unità civica che portarono a sancire la precedente Legge Speciale per Siena.