"La nuova svendita di prestigiosi immobili del MPS che segue quella effettuata negli anni scorsi è un fatto enorme e avvilente che, purtroppo, non sembra scuotere nessuno"
Dallì’Associazione Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
I
l silenzio su Banca MPS continua ad essere assordante.
Rimaniamo sempre stupiti dal silenzio dei Cittadini di Siena, ma, evitando ogni commento sugli attuali partiti, siamo soprattutto sorpresi dal silenzio e dall’indifferenza degli Enti e delle Istituzioni locali, a fronte del continuo ed inesorabile declino della Banca MPS, ovvero di quello che per tanti anni, se non secoli, era il “babbo Monte”, che ha contribuito alla crescita e al benessere della nostra Città.
Comprendiamo che quelli attuali sembrano passaggi ormai inevitabili, ma è veramente mortificante pensare che i cittadini senesi di oggi li vivano con totale passività e disinteresse, sembrando distanti anni luce dai loro Avi, che, dopo aver creato una delle prime banche italiane, in un territorio così piccolo, l’hanno poi sempre difesa, con orgoglio, dignità e genuina passione civica, dai tanti “avvoltoi” e dai vari gravi eventi che nei secoli avevano fatto temere la fine che, ora, sembra arrivare. Verrebbe da pensare che purtroppo tanti attuali cittadini siano stati, e siano ancora oggi, complici o conniventi di quel trasversale “sistema Siena” fatto da persone e politicanti di scarso spessore che hanno anteposto interessi particolari a quello della Comunità Senese, modificando nel tempo il senso civico che dovrebbe caratterizzare l’identità culturale Senese. Ma tutti gli altri?
La nuova svendita di prestigiosi immobili storici del MPS – oggi, per citarne alcuni, il Palazzo Alinari di Firenze, via del Corso a Roma e via Santa Margherita a Milano -, che segue quella effettuata negli anni scorsi con manovre discutibili, già sotto la lente della Magistratura, è un fatto enorme e avvilente che, purtroppo, non sembra scuotere o interessare nessuno, nemmeno il Comune di Siena, la Regione Toscana o la Fondazione MPS, in un generale senso di rassegnazione. Sarebbe invece utile sapere cosa ne pensano le dette Istituzioni di questa spoliazione e, come mai, a fronte di questa ulteriore mortificazione del territorio, non vengano messe in atto azioni serie e rigorose, almeno per l’accertamento della verità, e delle responsabilità, che hanno portato a questo disastro.
Ricordiamo ancora una volta che a Milano sono in corso le udienze di vari processi, seguiti con enorme fatica solo da due Associazioni locali e da isolati professionisti, nella totale assenza e indifferenza di Istituzioni, locali e nazionali, che avrebbero il dovere di tutelare Cittadini, dipendenti e risparmiatori.
Ci auguriamo che, in vista dell’assemblea di Banca MPS del prossimo 6 aprile che, oltre alla discussione dell’ennesimo bilancio deludente (ancora abilmente “abbellito”?), prevede anche il delicato rinnovo di un altro indifendibile CDA, queste Istituzioni rivedano il loro atteggiamento, e si attivino finalmente con serietà ed efficacia, garantendo un completo ricambio di metodo e di persone che porti al rilancio del MPS.
Associazione Pietra Serena