
Eravamo quasi certi che qualsiasi governo, di destra o sinistra poco importa, anche in presenza di una crisi economica da tempo evidente, non avrebbe avuto la possibilità, se non la capacità, di procedere ad un serio e pronto intervento sulle nostre strade. Senza la retorica e la necessità di mantenere il consenso che hanno i partiti, la nostra Associazione aveva invitato tutti gli interlocutori ad analizzare seriamente la delicata proposta del pedaggio, scomoda ai partiti e poco gradita anche a noi, che sembrava però rappresentare l’unica possibilità di porre immediati rimedi ad una situazione non più sostenibile, anche in presenza delle sempre più numerose vittime di incidenti stradali; se anche i partiti avessero avuto questa sensibilità e questa serietà, invece di una comoda quanto irresponsabile posizione di aprioristico rifiuto che ha escluso una qualsiasi analisi degli eventuali aspetti positivi e negativi per la collettività, più che per i loro interessi, avremmo evitato di perdere molto tempo, sopportare disagi sempre più pesanti e contare altre vittime.
Tra le varie cose avevamo indicato l’opportunità di un intervento della Fondazione MPS (in piena sintonia con i dettami del suo statuto), cosa ora difficilmente perseguibile vista la disastrosa situazione economica nella quale l’Ente è stato messo da una scellerata gestione del suo CDA; avevamo quindi proposto lo studio di un pedaggio che, escludendo prima di tutto i residenti e i pendolari, avrebbe dovuto incidere sui transiti dei non residenti, scoraggiando un uso intensivo delle nostre strade, soprattutto di tanti mezzi pesanti, che sembrano privilegiare la gratuità delle nostre strade rispetto a quelle a pagamento, portando al nostro territorio il doppio svantaggio di avere strade da terzo mondo, inoltre ingolfate, e usurate, da chi le usa solo per propri vantaggi economici.
Alquanto bizzarre le posizioni dell’onorevole Ceccuzzi e del Presidente della Provincia Bezzini che si permettono di esprimere pesanti giudizi su una questione che vede loro direttamente coinvolti quanto a inattività; ci spieghino cosa ha fatto la loro parte politica, dai tempi del “governo del Panforte” che vedeva ministri i “senesi” Bassanini, Berlinguer; Bindi fino al recente governo Prodi, durante il quale lo stesso Ceccuzzi sedeva in Parlamento, ci spieghino inoltre come mai la parte grossetana della Due Mari è molto evoluta al contrario di quella Senese, evidenziando pesanti responsabilità delle amministrazioni riferibili al PD senese.
Ancora una volta viene alla luce la scarsa lungimiranza dei politici e la loro censurabile abitudine a strumentalizzare e distorcere le problematiche reali per fini puramente politici e senza alcun rispetto per i bisogni dei comuni cittadini.
La nostra Associazione, partendo dalle concrete proposte più volte espresse, ribadisce la propria disponibilità ad un dibattito serio e concreto finalizzato ad analizzare tutte le strategie che possano consentire ai Senesi di veder rispettato, in tempi brevi quanto certi, il loro diritto a circolare su strade moderne e sicure senza rischiare continuamente la propria incolumità.