Il ricordo di un amica ed il gesto dei familiari
SIENA. Faccio questo mestiere da quasi quattro anni e in questo momento mi trovo a dover scrivere l’articolo che mai e poi mai avrei voluto scrivere. Mi sono interrogata a lungo se fosse o meno il caso, se fossi la persona adatta a farlo e quale fosse il confine tra giornalismo, professionalità, coinvolgimento, affetto, amicizia fraterna e dolore. Un dolore straziante per la morte prematura di Consuelo Riccio, 21 anni compiuti a giugno, residente nel comune di Monticiano. Ma poi, parafrasando il famoso giornalista Giorgio Bocca mi sono detta che “la prima qualità di un vero giornalista è avere coraggio”. E al di là della professione, mi sento anche in dovere di ricordare Consuelo perché io la conoscevo, perché eravamo parenti, perché le nostre famiglie sono legate da un affetto profondo e autentico. Perchè con l’amarezza che ho in questo momento, non voglio che nessun altro parli di lei sui giornali, magari a sproposito, come purtroppo accade a volte in questi casi.
Sabato 20 giugno, intorno all’una di notte, Consuelo stava rientrando a casa dal lavoro. Dopo il diploma aveva trovato lavoro come cameriera in un ristorante del centro di Siena, il suo primo vero impiego che svolgeva con impegno e allegria come ricordano tutti i suoi colleghi. Consuelo abitava con i suoi genitori in località “Potatine” nel comune di Monticiano. Per questo, da pochi mesi, le avevano regalato la sua prima auto che le serviva per spostarsi autonomamente e raggiungere Siena. Sabato sera purtroppo sulla Siena-Grosseto qualcosa è andato storto. Le dinamiche dell’incidente sono ancora da chiarire, ma all’altezza del bivio di Orgia la Lancia Y di Consuelo è sbandata finendo contro il guardrail. Nessun altro veicolo è stato coinvolto nell’incidente e l’alcool test effettuato alla ragazza è risultato del tutto negativo. Inutile dire che l’impatto è stato violentissimo e le condizioni di Consuelo Riccio, trasportata al Policlinico “Le Scotte” sono apparse subito molto gravi. I medici hanno tentato l’intervento chirurgico ma i danni cerebrali riportati non hanno lasciato margini di speranza. Alle 14 circa di ieri, Consuelo Riccio è stata dichiarata clinicamente morta. La famiglia, con un gesto nobile, ha acconsentito alla donazione degli organi: fegato, polmoni e reni.
In poche ore la tragica notizia ha fatto il giro dei paesi limitrofi nei quali Consuelo e la sua famiglia sono molto conosciuti. Il fratello 29enne è subito accorso dalla provincia di Milano, dove presta servizio come carabiniere. Colleghi, parenti e amici si sono stretti intorno alla famiglia, colpita e scioccata dal devastante lutto. Un lutto che è difficile esprimere a parole, un lutto che va oltre la polemica – che pure ci sta tutta – di una strada maledetta, buia, tortuosa, piena di buche e interrotta la lavori infiniti. Consuelo io la voglio ricordare così com’era e come sarà sempre: una ragazza allegra e piena di vita, orgogliosa e indipendente per il suo primo lavoro, amatissima dalla famiglia e dagli amici. Consuelo con un nome particolare così come la sua rigogliosa bellezza, incorniciata dai capelli neri corvino e due occhioni blu come il mare. Una bellezza autentica e vera che andava oltre l’estetica ed esplodeva nella sua voglia di ridere e di vivere. La giovane vita di una piccola grande donna. Una vita che è stata spezzata troppo presto. “Ehi occhi blu, se ti guardo dentro agli occhi io m’innamorerei”. Ciao splendida Consuelo, non ti dimenticheremo mai.
Valentina Rabazzi