SIENA. L’erosione del potere di acquisto di salari e pensioni, le insicurezze che vivono da tempo lavoratori ed imprese, la insufficiente crescita dell’economia italiana si stanno aggravando per effetto della crisi economica.
L’Italia rischia di vedere un milione di nuovi cassaintegrati, che quattrocentomila precari perdano il lavoro, che tanti piccoli imprenditori, sprovvisti di ogni tutela, cessino l’attività in cui hanno investito il patrimonio familiare.
In una situazione così grave, in cui la nostra struttura economica può cedere serve una grande unità tra le forze sociali, nettamente distinta dalla politica, perché non si affronta una crisi così grave con le divisioni che sarebbero naturali in un momento ordinario.
E’ proprio in questa fase che l’unità sindacale assume un valore aggiunto per richiamare chi guida il paese alle proprie responsabilità.
Il governo deve fare un grande sforzo per un piano straordinario di cassa integrazione che assicuri a tutti i lavoratori quella giusta protezione che ha offerto ai risparmiatori, ed intervenire, quanto prima, sui redditi con detrazioni fiscali che aumentino il netto in busta paga di salari e pensioni.
Oggi anche i fautori del liberismo hanno riscoperto l’importanza delle politiche pubbliche in economia per cercare un equilibrio virtuoso tra le forze del mercato e l’interesse generale.
I protagonisti delle politiche pubbliche sono gli enti locali sui quali poggia la gran parte del sistema di protezione sociale e la quota maggioritaria degli investimenti.
I nostri territori potranno rivelarsi così un fattore di rilancio grazie al dinamismo dei sistemi economici locali, alla coesione sociale che li caratterizza se sapranno interpretare i cambiamenti e generare fiducia in tutte le forze che hanno un progetto per il futuro.
Qui è proprio l’Amministrazione Provinciale il baricentro di un governo locale in equilibrio tra le diverse aree, che proseguendo nel lavoro della giunta di Fabio Ceccherini, che ringraziamo per l’impegno di questi anni, ed introducendo i necessari cambiamenti con il voto, che può essere soggetto garante della gestione della crisi economica e soggetto propulsivo della ripresa.
La scelta del candidato presidente assume quindi per il nostro partito un carattere straordinario, per quanto è straordinario il momento che stiamo vivendo.
Per questi motivi riteniamo che le primarie possano rappresentare, se gestite con regole e responsabilità, un momento di partecipazione democratica utile proprio in una fase in cui la crisi potrebbe generare maggiore sfiducia nella politica.
Sono state le primarie del 14 ottobre a costituire l’atto di nascita del Partito Democratico in cui si incontrano le storie da cui vengono persone come noi che hanno militato in forze politiche diverse ed il cui superamento è stato decisivo per dare vita al Partito Democratico, come oggi è decisivo il loro pieno affidamento ed affiatamento, senza il quale entra in sofferenza l’dea stessa di quel partito nuovo che mette radici in provincia di Siena, grazie al lavoro di tutti, ed in particolare di Simone Bezzini.
Per questo chiediamo a Riccardo Burresi, ed allo stesso Simone, di convocare subito l’assemblea provinciale affinchè, prima della ufficializzazione delle candidature, il partito possa avviarsi alle primarie con un una conduzione stabile, e gestirle così con la maggiore serenità ed imparzialità possibile.
Questa condizione ci consente, ancor meglio, di impegnarci per allontanare dalle primarie l’idea che siano esse stesse una forma di competizione degenerativa che inquina la politica. Si tratta di uno strumento inanimato gestito da un corpo collettivo che è animato.
E’ il secondo, cioè il nostro partito, che può dimostrare che è capace di gestire questa prova di democrazia che trova centralità negli statuti, in attesa che si concluda la fase costituente ed il tesseramento che si è appena avviato, che consentirà, in futuro, agli iscritti di sottoscrivere le candidature alle primarie.
Per questi motivi, pur non sostenendone la candidatura nelle primarie, ci troviamo uniti in questa visione del Partito Democratico che ci consente di sottoscrivere tecnicamente la candidatura di Mauro Mariotti, per concorrere al raggiungimento del quorum previsto per sua la presentazione alle primarie.
Una scelta dal carattere straordinario, circoscritto ed irreplicabile, della quale ci assumiamo la responsabilità per rasserenare il clima politico e favorire un sereno svolgimento delle primarie, sollevando, nel contempo, così tutti coloro che sostengono altre candidature dal sentirsi chiamati in causa per lo stesso motivo, ringraziandoli per le scelte personali che ciascuno di loro ha sin qui compiuto.
Carli Giulio, Ceccuzzi Franco, Francini Andrea, Guerrini Eros, Guma Francesco, Lapi Maria Rosa, Lotti Franca, Monaci Alberto, Macchietti Marco, Monaci Alfredo, Fabio Panci, Paolucci Stefano, Stefano Sassetti, Simonetti Giuliano, Taccioli Alberto, Valdambrini Mirco.