SIENA. Faccio notare al consigliere comunale Simone Vigni che di norma si va all’ospedale non per una serata conviviale fra amici o ad assistere ad uno spettacolo teatrale, cinematografico, o un concerto, dove il posteggio della macchina rimane il minore dei problemi.
Andare all’ospedale significa sottoporsi ad un accertamento, una visita ad un amico o a un parente ricoverati, ritirare un referto ecc, cosa sostanzialmente ben diversa da un momento ludico e piacevole.
Si ha come la sensazione che con questo intervento si vogliano mettere le mani avanti e ridurre la questione solo a problemi di bilancio per lasciare le cose come stanno, senza uno sforzo e un ragionamento politico per venire incontro alle esigenze dei cittadini, che in quanto tali non sono consumatori, ma beneficiari di un servizio pubblico.
Dovrebbe essere la politica a scegliere e dare l’indirizzo, non la finanza, ricaricando i costi sui cittadini. Non credo sia un tema incomprensibile a chi appartiene ad un partito di sinistra.
All’ospedale di Grosseto c’è un ampio parcheggio gratuito e mi pare solo una piccola porzione a pagamento.
Chi va all’ospedale, per orari dei mezzi pubblici e per l’inconveniente di portare persone con difficoltà motorie, non può esimersi dall’utilizzo del mezzo proprio, oppure i tempi di rientro devono essere tali da non poter perdere l’intera giornata di lavoro, quindi affermare che rendere gratuiti i posteggi all’ospedale disincentiva l’utilizzo del mezzo pubblico pare una forzatura.
Una curiosità: Ma quanti sono i dipendenti di Siena Parcheggi?
Andrea Pagliantini