La posizione di Tommaso Bartalini della lista Voltiamo Pagina
SIENA. A qualche giorno dal voto espresso in Consiglio Comunale straordinario dello scorso 14 settembre, ritengo doveroso dare la mia chiave di lettura in merito all’effettuazione del Palio straordinario previsto per l’ottobre prossimo. Premettendo che il mio voto in Consiglio è stato favorevole, così come quello di tutti i Consiglieri del mio gruppo (Voltiamo Pagina), il punto fermo dell’intera vicenda restano le Contrade e non la politica, che pure ricopre un ruolo importante nell’organizzazione dello stesso (così come prescritto dall’art. 7 del Regolamento del Palio).
Come ho avuto modo di dire durante tutta la campagna elettorale e come ho ribadito in Consiglio Comunale, durante il dibattito, il Palio è un argomento peculiare. Per questo non mi sento di puntare il dito contro i Consiglieri Comunali astenuti o che hanno manifestato voto contrario; tuttavia reputo che le varie interpretazioni espresse sul voto delle assemblee di Contrada siano suggestive, ma in definitiva fantasiose e non corrispondenti alla realtà dei fatti.
Nel mio intervento in Consiglio Comunale ho cercato di sottolineare la mia visione sul Palio e sul mondo delle Contrade in generale, solo chi non conosce a fondo la nostra città potrebbe darne una diversa lettura. Sostenere che Siena è il Palio e viceversa non vuol dire né sminuire la città né tantomeno pensare che ci sia solo quello, ma significa che il Palio né rappresenta la memoria storica e l’essenza più profonda. Infatti la nostra storia, anche recente, ci precede. Per anni abbiamo vissuto in una sorta di “Shangri-La”. La nostra città era un modello per tutto il mondo, ma mentre il mondo cercava di copiare il “modello Siena” noi ci siamo persi per strada. Ora è il momento di riprendere il cammino, partendo da cosa Siena già rappresenta e immaginando cosa può rappresentare.
Ma questo nulla c’entra con il Palio. La decisione presa dalle assemblee di Contrada in merito all’effettuazione del Palio straordinario è legata in buona parte, se non unicamente, alle tempistiche. La prospettiva di poter correre un Palio straordinario a ottobre ha infiammato i senesi (di tutte le generazioni, non solo la mia) in un momento in cui, paliescamente parlando, eravamo già proiettati al prossimo anno. Nutro forti dubbi che lo stesso risultato sarebbe stato ottenuto se avessimo votato mesi fa, cioè prima delle due carriere di quest’anno. Che le tempistiche siano state l’elemento dirimente rappresenta un paradosso dal momento in cui le stesse tempistiche sono la motivazione che ha maggiormente esposto l’Amministrazione Comunale a critiche. Ma questo è il Palio, come ho detto in Consiglio Comunale, è un momento in cui tutto è il contrario di tutto.
Chi cerca di inquadrare ciò che è successo nelle ultime settimane a Siena all’interno di teorie a metà strada tra filosofia e sociologia è, a mio avviso, completamente fuori strada. Così come il Consigliere Piccini che parla di un Palio straordinario “emblema di una deriva populista”. La realtà dei fatti è più semplice. Molte volte si commette l’errore di cercare a spiegazioni semplici, processi e motivazioni complesse. Chissà quali altre motivazioni sociologiche i maître à penser dell’universo senese trovavano e trovano per giustificare la scelta delle Contrade per quanto riguarda i Palii straordinari, alcuni realizzati e altri no. Cosa c’è dietro la decisione delle Contrade nel respingere il Palio straordinario proposto nel 2009? E nel 1972, per il Palio straordinario dedicato al quinto centenario del Monte dei Paschi, quale spiegazione troverebbero? Il declino dei valori è sempre molto gettonato come argomento.
I Consiglieri Comunali che hanno espresso voto favorevole, seppur avendo ben chiaro quali siano i propri compiti istituzionali, non hanno potuto non tener conto di tutto questo.
Seppur soddisfatto per la realizzazione del Palio straordinario, personalmente auspico la costituzione di una Commissione ad hoc per la modifica del Regolamento del Palio, tanto necessaria quanto complessa, ciò porterebbe ad una maggiore chiarezza su alcuni aspetti dibattuti negli ultimi giorni, come per esempio un limite di tempo entro il quale far pervenire la richiesta di un Palio straordinario.
Tommaso Bartalini – Consigliere Comunale della Lista “Voltiamo Pagina”