I segretari dei circoli democratici di Siena criticano la scelta dell'Amministrazione comunale di accorpare le due giornate in un giorno non ancora definito di febbraio
SIENA. Una lapide che si trova presso il Sacrario ai Caduti di Marzabotto recita: “Auschwitz – Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci”.
Oggi a Siena accade un fatto molto grave: qualcuno sta iniziando il percorso di cancellazione della memoria. Ma il fatto ancora più grave è che questo qualcuno è proprio il Comune di Siena, una istituzione che, in quanto tale, dovrebbe farsi promotrice e protettrice della memoria collettiva. Infatti oggi, a Siena, il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso che non verrà celebrato, il 27 gennaio, il Giorno della Memoria. Addirittura si propone di accorpare due differenti tragedie (Shoah e Foibe), entrambe abominevoli, in un’unica data nel mese di febbraio, incrinando il valore della memoria per entrambe e di quella dignità umana a cui si riferisce la lapide di cui sopra.
Riteniamo anche difficilmente comprensibile che venga avallata una tale proposta da quella parte dell’attuale maggioranza costituita da liste civiche che, avendo più volte cercato di evidenziare la propria autonomia e valori riformisti, non possono fare una tale scelta, che noi non condivideremo mai.
I Segretari dei circoli PD della città
Stefano Bonacci – Circolo PD Logge del Papa
Marco Borgogni – Circolo PD Due Ponti
Ciro Buonocore – Circolo PD La Lizza
Federico Chiezzi – Circolo PD Acquacalda
Livia Gabbricci – Circolo PD Vico Alto e San Miniato
Germana Lorenzoni – Circolo PD Taverne
Nicola Malvinni – Circolo PD Isola d’Arbia
Maria Elena Nepi – Circolo PD Colonna San Marco
Giulia Periccioli – Circolo PD S. Andrea
Lanfranco Perrone – Circolo PD S. Agostino
Jacopo Piazzi – Circolo PD Ravacciano
Rossella Tinti – Circolo PD Palazzo Diavoli
Maurizio Zoppi – Circolo PD Valli-Coroncina