VALDICHIANA. Un’iniziativa pubblica sulla Sanità è stata organizzata da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani della zona Valdichiana per il 22 ottobre.
Abbiamo il ragionevole sospetto che nella zona sanitaria della Valdichiana sia in atto una vera e propria smobilitazione dei servizi sociali e sanitari. Liste di attesa impossibili, alcuni esempi: per una colonscopia i tempi di attesa vanno alla metà marzo; per una risonanza magnetica oltre 4 mesi; per un ecodoppler circa 3 mesi; per un ecocardiogramma oltre i 4 mesi; per le ecografie i tempi sono di 3/4 mesi; ancora 4 mesi per le visite fisiatriche; in attività libero professionale a pagamento i tempi sono al massimo di 2/3 giorni.
Ormai per avere una prestazione c’è da aspettare parecchi mesi; in alternativa PAGHI ed allora la stessa prestazione è pressoché immediata. In provincia di Siena la salute è roba da ricchi, un lusso che tutti non possono permettersi; se a questo vanno aggiunti i tagli della spesa sociale preannunciati dalla Società della Salute, siamo in presenza di una vera e propria “macelleria dei servizi sanitari e sociali”.
Siamo di fronte al fallimento della politica Sanitaria Toscana dell’ex assessore Rossi &. C. e delle scelte scellerate del suo partito! Questo è il fallimento dell’aziendalizzazione della Sanità e della tanto osannata managerialità che sfugge a qualsiasi controllo pubblico.
La Valdichiana ha pagato più di altre zone le trasformazioni e gli esperimenti dell’ex assessore regionale Rossi e del suo partito; sono state chiuse ben sei strutture sanitarie per costruire un unico ospedale, che è costato a tutti noi 200 miliardi di lire, il tutto con la promessa di un centro di eccellenza che ora, invece, pensano di ridimensionarlo relegandolo al ruolo di ospedalicchio come quelli che abbiamo chiuso. I continui tagli di servizi e di posti letto hanno ridotto questa struttura a piccolo ospedale con pochi servizi e risposte inadeguate!
Il blocco dei concorsi per la sostituzione dei primari di reparti specialistici ed i pensionamenti coatti, senza nuove assunzioni, del personale del comparto è una prova dello smantellamento in atto. Tutto questo anche a causa dei forti debiti prodotti dall’incompetenza manageriale dell’azienda USL 7, pare, che ormai la cifra superi i 15 milioni di euro.
La nostra preoccupazione è che i servizi sanitari vengano spostati a Siena, preoccupazione più che giustificata dopo le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Scaramuccia che ha parlato di “integrazione con Le scotte” ma anche di “Organizzazione per intensità di cura”
Mauro Paolucci
Per il Partito Della Rifondazione Comunista – Circoli della Valdichiana
Clicca qui per vedere il volantino
Abbiamo il ragionevole sospetto che nella zona sanitaria della Valdichiana sia in atto una vera e propria smobilitazione dei servizi sociali e sanitari. Liste di attesa impossibili, alcuni esempi: per una colonscopia i tempi di attesa vanno alla metà marzo; per una risonanza magnetica oltre 4 mesi; per un ecodoppler circa 3 mesi; per un ecocardiogramma oltre i 4 mesi; per le ecografie i tempi sono di 3/4 mesi; ancora 4 mesi per le visite fisiatriche; in attività libero professionale a pagamento i tempi sono al massimo di 2/3 giorni.
Ormai per avere una prestazione c’è da aspettare parecchi mesi; in alternativa PAGHI ed allora la stessa prestazione è pressoché immediata. In provincia di Siena la salute è roba da ricchi, un lusso che tutti non possono permettersi; se a questo vanno aggiunti i tagli della spesa sociale preannunciati dalla Società della Salute, siamo in presenza di una vera e propria “macelleria dei servizi sanitari e sociali”.
Siamo di fronte al fallimento della politica Sanitaria Toscana dell’ex assessore Rossi &. C. e delle scelte scellerate del suo partito! Questo è il fallimento dell’aziendalizzazione della Sanità e della tanto osannata managerialità che sfugge a qualsiasi controllo pubblico.
La Valdichiana ha pagato più di altre zone le trasformazioni e gli esperimenti dell’ex assessore regionale Rossi e del suo partito; sono state chiuse ben sei strutture sanitarie per costruire un unico ospedale, che è costato a tutti noi 200 miliardi di lire, il tutto con la promessa di un centro di eccellenza che ora, invece, pensano di ridimensionarlo relegandolo al ruolo di ospedalicchio come quelli che abbiamo chiuso. I continui tagli di servizi e di posti letto hanno ridotto questa struttura a piccolo ospedale con pochi servizi e risposte inadeguate!
Il blocco dei concorsi per la sostituzione dei primari di reparti specialistici ed i pensionamenti coatti, senza nuove assunzioni, del personale del comparto è una prova dello smantellamento in atto. Tutto questo anche a causa dei forti debiti prodotti dall’incompetenza manageriale dell’azienda USL 7, pare, che ormai la cifra superi i 15 milioni di euro.
La nostra preoccupazione è che i servizi sanitari vengano spostati a Siena, preoccupazione più che giustificata dopo le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Scaramuccia che ha parlato di “integrazione con Le scotte” ma anche di “Organizzazione per intensità di cura”
Mauro Paolucci
Per il Partito Della Rifondazione Comunista – Circoli della Valdichiana
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