Dopo un vergognoso inciucio, al Comune di Siena ed alla Provincia, tra maggioranza e PDL sull'approvazione di un assurdo e contraddittorio atto di indirizzo, che ha appunto riguardato anche parte della minoranza (escluse le Liste Civiche Senesi, in Comune, e la Lega Nord Toscana, in Provincia), solo al fine di essere ammessi alla spartizione delle poltrone, la mancanza di condivisione di un vero progetto, la stessa scarsità di incarichi in relazione al sempre più elevato numero di movimenti aspiranti commensali, quasi tutti portatori di figure con scarsi requisiti, alcuni dei quali addirittura non rappresentati nelle amministrazioni, e la carenza di valori etici e morali, ha scatenato una faida di dubbia etica ed una ridda di comunicati dai contenuti a dir poco sorprendenti.
Gli unici degni della nostra attenzione sono stati quelli del Consigliere Comunale di Siena, Milani, e del Vigni di Sinistra Democratica, che indicano precisamente ed impietosamente le carenze e gli inciuci della maggioranza.
Mentre prendiamo atto sia del duro tono di replica alla Segretaria Provinciale del Partito Democratico, Elisa Meloni, forse anche megafono di pensieri di altri personaggi rilevanti del Partito (il Deputato Franco Ceccuzzi) sia dell'autonomia con cui si è mosso il Primo Cittadino di Siena (autonomia conferitagli da uno Statuto della Fondazione MPS che non condividiamo e del quale chiediamo nuovamente una immediata modifica), vogliamo ricordare al Sindaco Cenni che nel corso di un recente Consiglio Comunale aveva pubblicamente dichiarato che per la scelta degli amministratori si sarebbe tenuto conto dei requisiti e delle professionalità, e che la rieleggibilità del Presidente uscente Mancini era improponibile sotto il punto di vista politico. Ora, considerato quasi del tutto disatteso il primo punto, ci aspettiamo che, almeno per la nomina del Presidente della Fondazione MPS, il Sindaco faccia rispettare le sue dichiarazioni ed il suo impegno formalmente preso di fronte al Consiglio Comunale e quindi di fronte a tutti i cittadini. In caso contrario, il giudizio del suo operato sarebbe completamente negativo ed anche le sue giuste bacchettate alla Meloni rischierebbero di passare in secondo piano.
Per quanto riguarda, infine, l'intervento del Deputato Ceccuzzi – obbligato ad uscire allo scoperto dalla inattesa reazione del Cenni – stendiamo un velo sui tanti nuovi buoni propositi, da lui mai applicati sino ad oggi, nonostante i vari incarichi di vertice ricoperti all'interno del Partito ed apprezziamo, invece, solo il fatto che finalmente il Ceccuzzi si sia fatto spiegare alcuni passi dello Statuto della Fondazione MPS. Il Deputato del PD ha comunque ancora molto da apprendere sui contenuti dello Statuto, soprattutto in merito ai requisiti richiesti per il Presidente ed i Deputati in fatto di competenze ed esperienze acquisite. Se fosse arrivato in fondo agli articoli dello Statuto, infatti, Ceccuzzi si sarebbe potuto accorgere che la maggior parte dei nominati, sia uscenti che entranti, non rispondono a quanto richiesto dallo Statuto e che gli stessi Presidenti di Banca e Fondazione, Mussari e Mancini, sembrano non avere alcuna delle professionalità richieste. Troppo facile vedere e criticare solo le cose che rispondono ai propri fini. A questo proposito la Lega Nord Toscana provvederà a vigilare il completo rispetto dello Statuto ed, in caso rilevi eventuali anomalie, agirà con specifici ricorsi nelle sedi opportune.
Il Direttivo Provinciale Lega Nord Toscana