SIENA. Noleggiare un'auto a Siena è quasi come affittare una suite reale. Tra prezzi alti e furbacchioni c'è sempre chi se ne approfitta e poi, guai a viaggiare di domenica, non trovi un noleggiatore che sia aperto, salvo alcune rare eccezioni.
Bastano alcune cifre per capire che il noleggio dei mezzi tiene lontano i turisti, quasi come gli affitti delle case, giunto a cifre stratosferiche.
Il viaggio inizia dal centro, da un piccolo noleggiatore che con i suoi prezzi, apparentemente bassi, certo invoglia a servirsi da lui per prendere l'auto. Cinquanta euro: è il costo per cento chilometri. Giorno di ritiro dell'auto la domenica mattina – caso strano è l'unico aperto – e riconsegna il lunedì mattina, stessa ora del ritiro, ma guai a sgarrare di un minuto, altrimenti scattano altre 24 ore. Ebbene, a quei cinquanta euro, pagati in contanti, va aggiunta, come garanzia, anche una carta di credito per una franchigia su eventuali danni di 750 euro. Se uno la carta non ce l'ha, allora è bene che lasci la cifra in contanti, se vuole prendere l'auto, altrimenti rimane a piedi.
Che dire? Eppure nel sito internet dello stesso noleggiatore c'è scritto che l'auto è coperta da una polizza "Kasco", e che viene applicata una franchigia del 10 per cento sul valore. Ma su a quale valore? Non dovrebbe essere interamente assicurata l'auto, visto che si tratta di una polizza che copre anche i danni provocati dal conducente? Il prezzo-civetta attira, ma il cappio delle clausole scoraggia.
Non sono meglio i noleggiatori più grandi e quotati, i quali applicano prezzi che si aggirano intorno ai 120 euro a vettura. Alcuni sono a Siena, e comunque l'auto te la devi andare a prendere in sede, mai una volta che te la vengano a portare, pena prezzi aggiuntivi; altri addirittura sono fuori città (e di diversi chilometri), non prevedono nemmeno la consegna del mezzo e per andare a ritirare la macchina devi prendere anche un taxi. Come minimo se ne vanno dai 15 ai 25 euro, più i 120 pattuiti e una cauzione sugli eventuali danni.
Già, perché in tempi di crisi, si abbattono i costi delle assicurazioni, che applicano franchige non indifferenti e i rischi ricadono sul portafoglio del cliente. Così è sempre meglio che, anche per un viaggio di pochi chilometri, uno speri di non trovare l'auto vandalizzata, altrimenti sono dolori.
Alla fine conviene quasi comprarsela quella macchina…
Lettera firmata
Bastano alcune cifre per capire che il noleggio dei mezzi tiene lontano i turisti, quasi come gli affitti delle case, giunto a cifre stratosferiche.
Il viaggio inizia dal centro, da un piccolo noleggiatore che con i suoi prezzi, apparentemente bassi, certo invoglia a servirsi da lui per prendere l'auto. Cinquanta euro: è il costo per cento chilometri. Giorno di ritiro dell'auto la domenica mattina – caso strano è l'unico aperto – e riconsegna il lunedì mattina, stessa ora del ritiro, ma guai a sgarrare di un minuto, altrimenti scattano altre 24 ore. Ebbene, a quei cinquanta euro, pagati in contanti, va aggiunta, come garanzia, anche una carta di credito per una franchigia su eventuali danni di 750 euro. Se uno la carta non ce l'ha, allora è bene che lasci la cifra in contanti, se vuole prendere l'auto, altrimenti rimane a piedi.
Che dire? Eppure nel sito internet dello stesso noleggiatore c'è scritto che l'auto è coperta da una polizza "Kasco", e che viene applicata una franchigia del 10 per cento sul valore. Ma su a quale valore? Non dovrebbe essere interamente assicurata l'auto, visto che si tratta di una polizza che copre anche i danni provocati dal conducente? Il prezzo-civetta attira, ma il cappio delle clausole scoraggia.
Non sono meglio i noleggiatori più grandi e quotati, i quali applicano prezzi che si aggirano intorno ai 120 euro a vettura. Alcuni sono a Siena, e comunque l'auto te la devi andare a prendere in sede, mai una volta che te la vengano a portare, pena prezzi aggiuntivi; altri addirittura sono fuori città (e di diversi chilometri), non prevedono nemmeno la consegna del mezzo e per andare a ritirare la macchina devi prendere anche un taxi. Come minimo se ne vanno dai 15 ai 25 euro, più i 120 pattuiti e una cauzione sugli eventuali danni.
Già, perché in tempi di crisi, si abbattono i costi delle assicurazioni, che applicano franchige non indifferenti e i rischi ricadono sul portafoglio del cliente. Così è sempre meglio che, anche per un viaggio di pochi chilometri, uno speri di non trovare l'auto vandalizzata, altrimenti sono dolori.
Alla fine conviene quasi comprarsela quella macchina…
Lettera firmata