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SIENA. Sono passate anche queste primarie. L’aspetto da cogliere è, a mio parere, il grande segnale di rinnovamento che ancora una volta è stato dato dal Partito Democratico. Le primarie costituiscono anche uno strumento democratico per la scelta della classe dirigente da parte dei cittadini, perché come è noto in questa consultazione possono votare tutti: iscritti e simpatizzanti. Per questo motivo rappresentano anche uno strumento per recuperare quel rapporto tra cittadini comuni ed amministratori pubblici. Queste primarie senesi sono l’affermazione che la città ha soprattutto bisogno di verità, prova ne è il grande risultato raggiunto attraverso l’appoggio di tanta gente comune che ha deciso di sostenere un candidato come Simone Bezzini, sia per età che per estrazione sociale ma soprattutto per la trasparenza, l’energia e la voglia di fare bene dimostrata in tanti anni di militanza politica. Molti cittadini si sono recati alle urne elettorali dimostrando ancora una volta che molto spesso è il cittadino comune che fa un passo in direzione della politica e non viceversa. A questo segnale di rinnovata fiducia verso le istituzioni da parte delle persone comuni, però, la politica deve rispondere in modo chiaro e netto: basta con i luoghi comuni e soprattutto basta con un obsoleto linguaggio “politichese” che ormai ha stancato e deluso tutti. In questo momento difficile la politica deve tutelare con i fatti, tutti coloro che non vogliono più subire i luoghi comuni dell’antipolitica, e che ancora una volta, hanno cercato di rinnegare , recandosi alle urne. Se vogliamo che ciò che ha asserito Bezzini nella frase “una strada da fare insieme“ non rimanga solo uno slogan allora è davvero il momento di rimboccarsi tutti le maniche.
Noi, come associazione di appartenenza alla società civile, ci siamo impegnati e continueremo a farlo proponendoci a tutti con un linguaggio comprensibile e chiaro. Trovare il tempo necessario per condurre questo progetto credo non sia cosa da poco, considerando che lo facciamo solo per pura passione. Ognuno di noi ha una vita personale e familiare da portare avanti, piena di affetti, amicizie, contrade e quant’altro e quindi è sicuramente da apprezzare un segnale in tal senso.
La nostra missione è stabilire quel necessario ponte tra la politica ed i cittadini; contribuire a ristabilire quel rapporto di fiducia tra istituzioni e le persone comuni. Se riusciremo in questo allora potremo ricreare un clima sereno e costruttivo nella nostra città. La crisi c’è, sia nella nostra provincia che nel resto del mondo, ma non bisogna adagiarsi in questa situazione per non rischiare di farla diventare un peso insormontabile, bensì uno stimolo a richiedere l’impegno di tutti, ecco perché dare fiducia a Simone è stato un grande segnale di rinnovamento perché la fiducia si dà alla persona e non ad un sistema. Siamo nell’era delle nanotecnologie, delle biotecnologie, di internet ed il rischio che corriamo è proprio quello di affidarsi troppo a questi sistemi considerando troppo poco le persone, il contatto umano. Noi, parlando di persone comuni, vogliamo dare un senso a queste parole ed un valore a questa missione, perciò abbiamo deciso di affidarci ad una faccia e non ad un sistema, a qualcuno che ci ha ispirato fiducia e che ci ha trasmesso delle emozioni. Forse in questa era siamo un po’ fuori moda ma quello che più ci preme è l’aver contribuito a dare un segnale chiaro e forte ad una persona che con la sua integrità e il suo sorriso non potrà certo deluderci. Ci siamo adoperati per far si che le persone possano trovare in NOI un collegamento con il mondo della politica. Per questo motivo siamo andati a parlare con la gente comune porta a porta, approfittando di questa occasione per ascoltare e capire le necessità. Dai nostri contatti con tutte queste persone è emerso un bisogno di sentirsi sicuri nella società in cui vivono e conseguentemente a questo la necessità di poter trovare – e soprattutto mantenere – un posto di lavoro che sia degno di questo nome. Pensiamo quindi che per poter andare incontro ai bisogni che ci hanno comunicato la politica debba rompere i suoi soliti schemi: basta con i privilegi di alcuni che vanno poi a svantaggio di tutti. Occorre che il sistema politico attui una meritocrazia reale e che
questa possa finalmente premiare chi è all'altezza. Simone Bezzini è un esempio di affidabilità e trasparenza, apprezziamo la sua grande disponibilità e il senso di fiducia che riesce a trasmetterci è, l’uomo della porta accanto, quello con cui puoi parlare e confidarti perché ha la capacità di ascoltare ed è stato per noi un grande piacere avere avuto l’onore di trascorrere qualche ora con lui , davanti ad un aperitivo e , come sempre accade nell’antica agorà, luogo di confronto e scontro, presentando a tanti nostri amici una persona che già da sola trasmette con naturalezza quel senso di fiducia che ancora di più ci riempie di speranza per il futuro.
David Chiti
Presidente Noi
Noi, come associazione di appartenenza alla società civile, ci siamo impegnati e continueremo a farlo proponendoci a tutti con un linguaggio comprensibile e chiaro. Trovare il tempo necessario per condurre questo progetto credo non sia cosa da poco, considerando che lo facciamo solo per pura passione. Ognuno di noi ha una vita personale e familiare da portare avanti, piena di affetti, amicizie, contrade e quant’altro e quindi è sicuramente da apprezzare un segnale in tal senso.
La nostra missione è stabilire quel necessario ponte tra la politica ed i cittadini; contribuire a ristabilire quel rapporto di fiducia tra istituzioni e le persone comuni. Se riusciremo in questo allora potremo ricreare un clima sereno e costruttivo nella nostra città. La crisi c’è, sia nella nostra provincia che nel resto del mondo, ma non bisogna adagiarsi in questa situazione per non rischiare di farla diventare un peso insormontabile, bensì uno stimolo a richiedere l’impegno di tutti, ecco perché dare fiducia a Simone è stato un grande segnale di rinnovamento perché la fiducia si dà alla persona e non ad un sistema. Siamo nell’era delle nanotecnologie, delle biotecnologie, di internet ed il rischio che corriamo è proprio quello di affidarsi troppo a questi sistemi considerando troppo poco le persone, il contatto umano. Noi, parlando di persone comuni, vogliamo dare un senso a queste parole ed un valore a questa missione, perciò abbiamo deciso di affidarci ad una faccia e non ad un sistema, a qualcuno che ci ha ispirato fiducia e che ci ha trasmesso delle emozioni. Forse in questa era siamo un po’ fuori moda ma quello che più ci preme è l’aver contribuito a dare un segnale chiaro e forte ad una persona che con la sua integrità e il suo sorriso non potrà certo deluderci. Ci siamo adoperati per far si che le persone possano trovare in NOI un collegamento con il mondo della politica. Per questo motivo siamo andati a parlare con la gente comune porta a porta, approfittando di questa occasione per ascoltare e capire le necessità. Dai nostri contatti con tutte queste persone è emerso un bisogno di sentirsi sicuri nella società in cui vivono e conseguentemente a questo la necessità di poter trovare – e soprattutto mantenere – un posto di lavoro che sia degno di questo nome. Pensiamo quindi che per poter andare incontro ai bisogni che ci hanno comunicato la politica debba rompere i suoi soliti schemi: basta con i privilegi di alcuni che vanno poi a svantaggio di tutti. Occorre che il sistema politico attui una meritocrazia reale e che
questa possa finalmente premiare chi è all'altezza. Simone Bezzini è un esempio di affidabilità e trasparenza, apprezziamo la sua grande disponibilità e il senso di fiducia che riesce a trasmetterci è, l’uomo della porta accanto, quello con cui puoi parlare e confidarti perché ha la capacità di ascoltare ed è stato per noi un grande piacere avere avuto l’onore di trascorrere qualche ora con lui , davanti ad un aperitivo e , come sempre accade nell’antica agorà, luogo di confronto e scontro, presentando a tanti nostri amici una persona che già da sola trasmette con naturalezza quel senso di fiducia che ancora di più ci riempie di speranza per il futuro.
David Chiti
Presidente Noi