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“Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta! “
Cari concittadini,
apprendo con immenso dispiacere la decisione dei Dirigenti Scolastici di tutte le Scuole di Siena di non cooperare con le Feriae Matricolarum durante la loro tradizionale settimana di festa nel mese di Maggio.
Infatti, come vuole la tradizione senese, ogni anno nel corso della seconda settimana di Maggio le matricole attuano una vera e propria “liberatio” degli studenti di tutte le scuole, come atto di goliardia da decenni presente nella nostra città; tuttavia, adesso, non si può non constatare, con profondo ed estremo rammarico, che questa nobile tradizione sta pian piano conoscendo il tramonto visto che in pochi ci diciamo pronti a collaborare per la sua sopravvivenza.
Purtroppo, ogni anno sempre di più, i Dirigenti delle scuole si dimenticano di ascoltare (rectius, non vogliono ascoltare) il pensiero degli studenti ed anzi, spesso, neanche li interpellano nelle decisioni che li riguarderebbero, così come prevede lo Statuto degli Studenti e Studentesse all’articolo 2 comma 4.
Quanto sopra, nonostante ci siano davvero tanti ragazzi che si adoperano in tutti i modi possibili per far sentire la loro voce e che, sebbene spesso si vedano le “porte sbattute in faccia”, continuano imperterriti a perorare le cause in cui credono.
A questo punto, mi chiedo se continuando su questa scia di totale indifferenza nell’ascoltare le opinioni degli studenti non si finirà per “uccidere” le secolari tradizioni che invece, fortunatamente, a Siena, a differenza di molte altre città, sopravvivono e trovano grandi adesioni anche tra i giovani.
Insomma, come per il Palio ci impegniamo molto nel mantenerlo in vita adattandolo alle esigenze del nostro tempo, mi chiedo se non sia possibile fare la stessa cosa con le Feriae Matricolarum che, addirittura, potremmo considerare quasi un ente culturale della nostra zona, dal momento che questi ragazzi rappresentano al meglio quelli che sono i nostri costumi di sempre.
Detto questo, spero che in molti capiscano che è arrivato il momento che gli studenti facciano sentire la loro voce e, come me, “indignazione” per l’intransigenza dei Dirigenti e che anche i cittadini intervengano, per quanto loro possibile, al fine di mantenere grande la nostra comunità di Siena e vive le tradizioni che da sempre ci accompagnano.
Lettera firmata da una studentessa del Liceo Classico